“Cantami, dunque, e io ricorderò”: la poesia nostalgica di Sergej Esenin
In questi versi intramontabili, dedicati alla sorella Šura, il poeta russo Sergej Esenin ha dato corpo alla nostalgia rendendola tangibile, cantandola in un sussurro melodico simile al respiro. La poesia “Cantami, dunque, e io ricorderò” riporta in calce una data precisa: 1925, l’anno della morte di Esenin, un dettaglio che, a posteriori, le dona tutt’altro significato.