3000 modi per dire ti amo di Marie Aude Murail

Esce oggi 20 gennaio “3000 modi per dire ti amo” (Giunti Junior,2016 - titolo originale Trois mille façons de dire je t’aime, traduzione di Federica Angelini), romanzo di formazione di Marie Aude Murail, una delle più importanti autrici francesi per ragazzi, che racconta la storia di tre adolescenti i quali imparano a conoscersi e ad amarsi su un palcoscenico.

“Eravamo tre studenti di quinta e venivamo da orizzonti talmente diversi che mai avremmo pensato di essere destinati un giorno a dirci ti amo”

In una cittadina della provincia francese, la graziosa e timida Chloè, il bel Bastien dai capelli biondi e l’inquieto Neville frequentavano la stessa classe della seconda media. L’insegnante di francese, la signora Plantié, aveva deciso di portare i suoi studenti ad assistere al teatro locale, fornito di “poltrone di velluto rosso e palchi grondanti dorature”, alla rappresentazione del Don Giovanni di Molière. Nessuno dei tre studenti era mai stato a teatro ma “quel momento si conficcò in ognuno di noi”. L’anno successivo, i ragazzi, i quali provenivano da famiglie di diversa estrazione sociale, stavano in aule differenti, ma gli alunni si erano ritrovati al corso di teatro tenuto dalla professoressa Plantié. L’insegnante aveva scelto Romeo e Giulietta di William Shakespeare da rappresentare a fine anno. Chloè, grazie al suo viso delicato e raffinato, sarebbe stata la più adatta a interpretare la sfortunata Giulietta. Ma la prepotente Ludovine era riuscita a imporre la sua volontà e Chloé era passata al ruolo della madre di Giulietta. Invece Neville indossava perfettamente i panni di Romeo mentre Bastian impersonava la nutrice della tragica eroina. I tre ragazzi erano molto presi nelle loro interpretazioni e sentivano che, con trucco e costume, sarebbe successo loro qualcosa: “Una metamorfosi”.
Erano passati sei anni da quell’esperienza teatrale e Chloè alla quale “avere un pubblico non la imbarazzava”, Bastian “lui avrebbe fatto ridere. Era la sua vocazione” e Nelville che “voleva fare l’attore”, si trovarono nella hall dell’Accademia d’arte drammatica della loro cittadina ricordando i loro trascorsi teatrali, “ci siamo seduti sulla stessa panca. Molto contenti”, aspettando di partecipare alle audizioni per essere ammessi.
Dopo aver superato la prova consistente in un monologo, il verdetto veniva dato dall’anziano professor Jeanson, capelli grigi, attore mancato causa problemi economici familiari. Dotato di autorevolezza, ironia e tenerezza, Jeanson con i suoi insegnamenti, avrebbe condotto i tre ragazzi fino all’esame di ammissione all’Accademia di Parigi.

“Restare concentrati è la base del mestiere. Occorre saper respirare nel momento giusto”

Con uno stile giovanile e piacevole, l’autrice narra i sogni, i desideri, le contraddizioni di Chloè, Bastian e Nelville, stregati dalla magia del proscenio. Attraverso la passione per la recitazione e i testi di Molière, Racine, Corneille, Ibsen che stanno cominciando ad amare e a interpretare, i tre aspiranti attori troveranno la propria identità sul palcoscenico della vita. Colpisce il personaggio del perspicace e carismatico professor Jeanson, sapiente guida dei ragazzi,

“Il primo linguaggio è quello del corpo. Le parole vengono dopo”

il quale ha subito individuato chi possiede il vero talento e il fuoco sacro della recitazione. L’autrice ha dichiarato di aver deciso di scrivere un libro, che è un omaggio all’amicizia, ambientato nel mondo del teatro, perché come ha dichiarato:

“Il teatro è il mio primo amore. Il professor Jeanson, è una miscela di diverse persone, tra cui il mio insegnante del conservatorio di Orleans e Louis Jouvet, un attore molto famoso dei miei tempi”

Marie Aude Murail ha rivelato di aver iniziato a scrivere quando aveva dodici anni per la sorellina minore.

“Perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire” (Romeo e Giulietta, William Shakespeare)