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La taverna degli assassini. Un’indagine di Vitale Federici Copertina rigida – 31 ottobre 2023
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa224 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreNewton Compton Editori
- Data di pubblicazione31 ottobre 2023
- Dimensioni14.1 x 3.1 x 21.8 cm
- ISBN-108822779320
- ISBN-13978-8822779328
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Dettagli prodotto
- Editore : Newton Compton Editori; 3° edizione (31 ottobre 2023)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 224 pagine
- ISBN-10 : 8822779320
- ISBN-13 : 978-8822779328
- Peso articolo : 380 g
- Dimensioni : 14.1 x 3.1 x 21.8 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 33,546 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 277 in Gialli storici
- Recensioni dei clienti:
Informazioni sull'autore
Marcello Simoni (Comacchio, 27 giugno 1975) è uno scrittore, bibliotecario e archeologo italiano.
Il suo primo romanzo è "Il mercante di libri maledetti" (2011), seguito da una prolifica serie di saghe e di thriller storici ambientati per la maggior parte nel Medioevo. È anche autore di alcuni saggi incentrati sempre sul Medioevo. È il vincitore del Premio Bancarella 2012.
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✒️ RECENSIONE:
Marcello Simoni è indubbiamente uno dei migliori scrittori di gialli storici e col tempo si è interessato ad altri periodi storici, oltre all’età medioevale in cui ha ambientato i suoi primi libri.
Il suo ultimo romanzo, “La taverna degli assassini”, è situato in Toscana nel dicembre 1793, qualche anno dopo l’avvio della Rivoluzione francese e questo avvenimento fondamentale accaduto oltralpe influenzerà il comportamento di tanti personaggi che orbitano attorno al barone di Calendimarca.
Il precettore Vitale Federici è stato invitato dal barone per indagare su uno strano omicidio avvenuto nel suo feudo dove è stato trovato un cadavere impigliato in un’enorme pianta di vite.
Federici è accompagnato dal giovane Bernardo figlio del conte della Vipera con cui interagisce in un modo che ricorda nitidamente altre coppie celebri del romanzo giallo.
Il morto era Giovanni Villafranchi, rappresentante commerciale del barone di cui curava l’esportazione della produzione vinicola e il nobiluomo crede che l’assassinio faccia parte di un complotto ai suoi danni.
L’inchiesta si interrompe immediatamente perché il precettore viene avvelenato a cena con della cicuta sciolta in un bicchiere di vino e quando il medico del barone riesce a salvarlo Bernardo si aggira nel castello pronto ad assorbire come una spugna mezze parole, impressioni e dialoghi che, riferiti a Federici gli suggeriranno una teoria investigativa temeraria ma con elementi di verità.
Ed è proprio il concetto di verità quello su cui orbita l’intero romanzo, molto intrigante e ricco di suggestioni e richiami agli stilemi di genere: “Vitale artigliò i braccioli della poltrona. Sentiva ancora bruciare sotto la pelle la rabbia e la vergogna del giorno in cui era stato esiliato da Urbino. Cacciato come un reietto, solo perché aveva osato disubbidire alle leggi ipocrite dei suoi superiori. Solo perché aveva avuto il coraggio di puntare il dito verso la verità.”
“La taverna degli assassini” è un giallo anomalo ma molto convincente e si pone alla confluenza tra giallo storico, romanzo gotico e thriller con tanti richiami ai cliché più convincenti ma con un’architettura narrativa originale che presenta un protagonista, Vitale Federici, studiato per la serialità, disilluso ma attratto dalla ricerca della verità, anche se ben conscio questa non porterà mai la felicità.
Recensito in Italia il 5 novembre 2023
✒️ RECENSIONE:
Marcello Simoni è indubbiamente uno dei migliori scrittori di gialli storici e col tempo si è interessato ad altri periodi storici, oltre all’età medioevale in cui ha ambientato i suoi primi libri.
Il suo ultimo romanzo, “La taverna degli assassini”, è situato in Toscana nel dicembre 1793, qualche anno dopo l’avvio della Rivoluzione francese e questo avvenimento fondamentale accaduto oltralpe influenzerà il comportamento di tanti personaggi che orbitano attorno al barone di Calendimarca.
Il precettore Vitale Federici è stato invitato dal barone per indagare su uno strano omicidio avvenuto nel suo feudo dove è stato trovato un cadavere impigliato in un’enorme pianta di vite.
Federici è accompagnato dal giovane Bernardo figlio del conte della Vipera con cui interagisce in un modo che ricorda nitidamente altre coppie celebri del romanzo giallo.
Il morto era Giovanni Villafranchi, rappresentante commerciale del barone di cui curava l’esportazione della produzione vinicola e il nobiluomo crede che l’assassinio faccia parte di un complotto ai suoi danni.
L’inchiesta si interrompe immediatamente perché il precettore viene avvelenato a cena con della cicuta sciolta in un bicchiere di vino e quando il medico del barone riesce a salvarlo Bernardo si aggira nel castello pronto ad assorbire come una spugna mezze parole, impressioni e dialoghi che, riferiti a Federici gli suggeriranno una teoria investigativa temeraria ma con elementi di verità.
Ed è proprio il concetto di verità quello su cui orbita l’intero romanzo, molto intrigante e ricco di suggestioni e richiami agli stilemi di genere: “Vitale artigliò i braccioli della poltrona. Sentiva ancora bruciare sotto la pelle la rabbia e la vergogna del giorno in cui era stato esiliato da Urbino. Cacciato come un reietto, solo perché aveva osato disubbidire alle leggi ipocrite dei suoi superiori. Solo perché aveva avuto il coraggio di puntare il dito verso la verità.”
“La taverna degli assassini” è un giallo anomalo ma molto convincente e si pone alla confluenza tra giallo storico, romanzo gotico e thriller con tanti richiami ai cliché più convincenti ma con un’architettura narrativa originale che presenta un protagonista, Vitale Federici, studiato per la serialità, disilluso ma attratto dalla ricerca della verità, anche se ben conscio questa non porterà mai la felicità.
Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmelo scappare? Assolutamente no.
Ma principalmente posso dire quanto sia bella questa copertina? Molto aesthetic, stile steampunk, proprio adatta all'epoca che si narra nel romanzo, ovvero la fine del millesettecento.
Siamo in Toscana ed è in un castello che viene trovato un cadavere, rendendo i vitigni del barone Calendimarca il luogo di un enigmatico omicidio.
Sarà per questo che Vitale e Bernardo si ritroveranno ad investigare, non solo ovviamente sull'omicidio ma anche nella vita della famiglia del barone che, si sa, quando si è nobili si nascondono anche più scheletri.
Ho adorato proprio tanto questo giallo, vabbè che si sa, sono cresciuta a pene e Sherlock Holmes quindi per me questo è un pane quotidiano tale da rendere prevedibile ogni minima cosa, tant'è che alla fine ho chiuso il libro dicendo "lo sapevo", ma non è un difetto anzi, sono io che ormai sono troppo ferrata nel genere ahah
Marcello simoni per la compagnia
La vicenda si svolge in un'alba invernale del 1793, nel Granducato di Toscana. In un castello fondato su un'antica abbazia, viene ritrovato il cadavere di un uomo, avvolto nei tralci di una grande vite. L'investigatore Vitale Federici, insieme al suo fedele discepolo Bernardo della Vipera, viene chiamato a indagare sul caso.
Il romanzo si snoda tra le atmosfere gotiche del castello di Calendimarca e le strade di Venezia, dove Federici e Bernardo dovranno raccogliere indizi e interrogare testimoni per risolvere il mistero.
Il romanzo è ben scritto e scorrevole, con una trama avvincente e ricca di suspense. Simoni è un maestro nel creare atmosfere suggestive e nel tratteggiare personaggi realistici e sfaccettati.
Federici è un protagonista carismatico e affascinante, un uomo intelligente e determinato, con un forte senso della giustizia. Bernardo della Vipera è un personaggio altrettanto interessante, un giovane ingenuo e idealista, che trova in Federici un mentore e un modello da seguire.
I personaggi secondari sono ben caratterizzati e contribuiscono a rendere la storia più ricca e coinvolgente.
Il romanzo è un'ottima lettura per gli appassionati di gialli storici e di romanzi gotici. È un libro ben scritto e coinvolgente, con una trama avvincente e dei personaggi realistici e sfaccettati.
Punti di forza:
Trama avvincente e ricca di suspense
Atmosfere suggestive
Personaggi carismatici e ben caratterizzati
Punti deboli:
Nulla di particolare
Ho comprato tutti i libri di questo autore che mi piace moltissimo.
Lo consiglio.