Il testo di Virginia Woolf "tra un atto e l'altro" era proposto in vendita nella nuova traduzione di Chiara Valerio. Per questo l'ho acquistato. E la traduzione non era quella indicata nella vostra proposta.
Non si fa così
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Recensioni con immagini
Delicato e indimenticabile
“Signori e paesani, a voi mi rivolgoil nostro atto è concluso, la nostra scena finita.Finito il tempo della strega e degli amanti.Sbocciato è il germoglio; caduto il fiore.Ma presto sorgerà un’alba nuovaperché il tempo di cui siamo i figli giovanissimi ci riserva, lo vedrete, lo vedrete...”RECENSIONEArricchito da una postfazione molto interessante di Franco Cordelli , il quale analizza assieme al lettore “le voci in capitolo”, frammento per frammento.Un’opera geniale perché accade di leggere un romanzo nel romanzo.Mentre nel paesello della campagna inglese tutti si preparano ad assistere all'annuale recita, la Woolf delizia il lettore con i suoi pensieri.Lo stile woolfiano si respira anche durante la rappresentazione... tra un atto e l’altro.Lei che non crede nel reale lo descrive meglio di chiunque altro e fa un certo effetto se si pensa che poi abbia deciso di mollare le redini della sua vita.Un romanzo pregno di poesia, di fotogrammi scattati qua e là descritti con una prosa unica nel suo stile.Non credo che sia la migliore delle sue opere, anzi, ne sono quasi sicura; però è un libro perfetto, geniale, quasi un regalo dedicato a tutti i suoi fedeli lettori.Si respira la sua anima e infonde serenità nel caso ci si preoccupi per lei.Si rivive Virginia in ogni scena descritta e guardando fuori dalla finestra la si sente vicina.Ambientato in un soleggiato giorno di giugno e quindi agli inizi dell’estate ma nonostante ciò perfetto da leggere in questi giorni autunnali perché comunica tra le righe un senso di preparazione al letargo, quel letargo che poi lei a scelto di far diventare perenne.
Recensioni migliori da Italia
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Recensito in Italia il 20 febbraio 2024
Recensito in Italia il 8 luglio 2014
Recensito in Italia il 3 ottobre 2020
“Signori e paesani, a voi mi rivolgo
il nostro atto è concluso, la nostra scena finita.
Finito il tempo della strega e degli amanti.
Sbocciato è il germoglio; caduto il fiore.
Ma presto sorgerà un’alba nuova
perché il tempo di cui siamo i figli giovanissimi ci riserva, lo vedrete, lo vedrete...”
RECENSIONE
Arricchito da una postfazione molto interessante di Franco Cordelli , il quale analizza assieme al lettore “le voci in capitolo”, frammento per frammento.
Un’opera geniale perché accade di leggere un romanzo nel romanzo.
Mentre nel paesello della campagna inglese tutti si preparano ad assistere all'annuale recita, la Woolf delizia il lettore con i suoi pensieri.
Lo stile woolfiano si respira anche durante la rappresentazione... tra un atto e l’altro.
Lei che non crede nel reale lo descrive meglio di chiunque altro e fa un certo effetto se si pensa che poi abbia deciso di mollare le redini della sua vita.
Un romanzo pregno di poesia, di fotogrammi scattati qua e là descritti con una prosa unica nel suo stile.
Non credo che sia la migliore delle sue opere, anzi, ne sono quasi sicura; però è un libro perfetto, geniale, quasi un regalo dedicato a tutti i suoi fedeli lettori.
Si respira la sua anima e infonde serenità nel caso ci si preoccupi per lei.
Si rivive Virginia in ogni scena descritta e guardando fuori dalla finestra la si sente vicina.
Ambientato in un soleggiato giorno di giugno e quindi agli inizi dell’estate ma nonostante ciò perfetto da leggere in questi giorni autunnali perché comunica tra le righe un senso di preparazione al letargo, quel letargo che poi lei a scelto di far diventare perenne.
il nostro atto è concluso, la nostra scena finita.
Finito il tempo della strega e degli amanti.
Sbocciato è il germoglio; caduto il fiore.
Ma presto sorgerà un’alba nuova
perché il tempo di cui siamo i figli giovanissimi ci riserva, lo vedrete, lo vedrete...”
RECENSIONE
Arricchito da una postfazione molto interessante di Franco Cordelli , il quale analizza assieme al lettore “le voci in capitolo”, frammento per frammento.
Un’opera geniale perché accade di leggere un romanzo nel romanzo.
Mentre nel paesello della campagna inglese tutti si preparano ad assistere all'annuale recita, la Woolf delizia il lettore con i suoi pensieri.
Lo stile woolfiano si respira anche durante la rappresentazione... tra un atto e l’altro.
Lei che non crede nel reale lo descrive meglio di chiunque altro e fa un certo effetto se si pensa che poi abbia deciso di mollare le redini della sua vita.
Un romanzo pregno di poesia, di fotogrammi scattati qua e là descritti con una prosa unica nel suo stile.
Non credo che sia la migliore delle sue opere, anzi, ne sono quasi sicura; però è un libro perfetto, geniale, quasi un regalo dedicato a tutti i suoi fedeli lettori.
Si respira la sua anima e infonde serenità nel caso ci si preoccupi per lei.
Si rivive Virginia in ogni scena descritta e guardando fuori dalla finestra la si sente vicina.
Ambientato in un soleggiato giorno di giugno e quindi agli inizi dell’estate ma nonostante ciò perfetto da leggere in questi giorni autunnali perché comunica tra le righe un senso di preparazione al letargo, quel letargo che poi lei a scelto di far diventare perenne.
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