Abbondanza
- Autore: Jakob Guanzon
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2024
L’America non è un posto per tutti. Alla vigilia delle elezioni americane di novembre, che tanto influenzeranno l’intero pianeta a seconda del vincitore o della vincitrice, Marsilio propone un romanzo di Jakob Guanzon che era uscito negli Usa nel 2021, Abundance, e che ora con lo stesso titolo Abbondanza, tradotto dalla scrittrice italiana Gaja Cenciarelli, si propone ai lettori italiani come un libro di stringente attualità, attraversato da temi quali la povertà estrema, la marginalità, la quasi impossibilità di vivere in modo dignitoso che sono problemi che stanno decretando in tutte le società, non solo occidentali, una forma di decadenza quasi insopportabile.
Jakob Guanzon, giovane scrittore e traduttore che ha vissuto in Spagna, in Minnesota e ora a New-York, nel suo primo romanzo racconta una storia di padri e figli, di insuccesso, di fragilità, di povertà assoluta contrapposte alla abbondanza dell’opulenta società americana del lusso e dello spreco, della violenza contro i fragili, della mancanza di risorse in un mondo dove tutto appare possibile ai molti che ce la fanno, mentre ad altri le opportunità vengono negate.
Guanzon racconta la vicenda di Henry, giovane figlio di un immigrato filippino e di una intellettuale che l’ha spinto alla lettura e alla formazione culturale. La madre amatissima muore presto però, e il padre severissimo lo maltratta fino a regalargli un pick-up, che sarà la sua unica risorsa quando dopo la morte di quest’ultimo, pieno di debiti, resterà privo di mezzi, di lavoro e di casa. Henry si innamora di un minuta e complicata ragazza, Michelle, da cui avrà un figlio, Henry Junior.
Le vicissitudini della piccola e sfortunata famiglia, tra droga e affari loschi, porterà Henry in carcere per cinque anni, mentre Junior, che ha solo la mamma, si attaccherà a lei morbosamente. Ma quando Henry esce di prigione oramai il bambino ha otto anni e in una tragica lite Michelle, strattonata dal compagno, prenderà l’auto fuggendo altrove.
Ecco rimanere soli, senza mezzi e senza lavoro “pa’”, come vuole essere chiamato Henry, e Junior. Si ridurranno a vivere nel pick-up con pasti sempre più modesti, al freddo, senza potersi lavare, in un crescendo di miseria, di malattia, di disagio. Quando sembra che Henry sia stato chiamato per un colloquio di lavoro e si apra per lui qualche speranza di redenzione da una vita impossibile, avvengono episodi gravi e irreparabili che mettono a rischio la stessa sopravvivenza di Junior e l’incolumità di Henry, un padre che non si dimostra all’altezza delle sue promesse, dei suoi pur generosi progetti di vita serena per l’amato figlio.
Amarissimo questo romanzo, tutto ambientato nell’America profonda e durissima, tra grandi centri commerciali, McDonalds puzzolenti di olio fritto e motel di un indescrivibile squallore, dove individui grotteschi si aggirano senza controllo pronti ad atti violenti. I pochi dollari non bastano per riempire il serbatoio del pick-up, non bastano per le medicine per un febbricitante Junior avvolto nello scialle della madre, che è tutto ciò che le resta di lei.
Abbondanza, il contrario esatto di povertà, quella estrema a cui sono condannati milioni di individui, senza assicurazione, senza cure mediche, senza accoglienza, senza speranza. Un mondo orribile che il romanzo di Jakob Guanzon ci racconta con una perizia letteraria indiscussa. Un esordio notevole, una traduzione eccellente, un romanzo su cui riflettere, specchio di tempi duri che sono pericolosamente vicini anche a noi.
Abbondanza
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