Accadde un’estate di Susan Wiggs

Un romanzo d’altri tempi “Accadde un’estate” di Susan Wiggs, ambientato in una San Francisco del 1835 con la funicolare trainata dai cavalli su e giù per le strade che dalla collina portavano al porto, dove aleggiava il lezzo del mare, della birra e delle pistole fumanti. L’umidità che saliva dalla baia nascondeva tra le locande frequentate dai marinai e dalle prostitute, manovali barcollanti e monelli fuggire dopo aver commesso piccoli furti. Era come il selvaggio West dove l’unica legge era quella della pistola, scriveva nei suoi articoli Mark Twain. “Accadde un’estate” è una lettura leggera, con una trama di buoni sentimenti, per allietare questi ultimi scorci di un’estate rovente. Susan Wiggs è un’autrice di fama internazionale ed i suoi romanzi sono stati tradotti in molte lingue. Vive su un’isola con la sua famiglia nel Nord Ovest degli Stati Uniti.

Il dottore Blue Calhoun viveva sulle colline di San Francisco in un quartiere vittoriano di case con giardini, insieme al figlio quindicenne Lucas e il ricordo dell’amata moglie nel cuore. Lasciava raramente il centro della città vecchia, si muoveva solo per andare nel suo ambulatorio della Lega del Soccorso, qualcosa di più di un ospedale per poveri. Soprattutto di notte, lì dove nessuno avrebbe prestato soccorso e aiuto: intorno alla baia, nelle viscere di una città che raccoglieva derelitti e miserabili bisognosi di cure e cibo, insieme alle suore e ai volontari, dava una speranza a chi era solo al mondo. Era quella la sua vita e mai l’avrebbe cambiata.
Una mattina all’alba mentre rientrava a casa pregustando un caldo caffè e le buone focacce d’avena preparate dalla signora Li, la sua governante e cuoca, sentì premere alle sue spalle una canna di pistola. Era una colt impugnata da un ragazzo ferito con le labbra livide e gli occhi piena di paura che si nascondeva sotto un cappello malconcio. Blue non avrebbe mai immaginato che in realtà sotto quelle vesti sudice e logorate si nascondeva una donna piccola, snella, dai folti capelli castani.

“Era giovane, disperata e con gli occhi pieni di segreti”.

Il suo nome era Isabel. Aveva una ferita profonda alla schiena e aveva perso molto sangue. Isabel era fuggita da un ospizio di Londra dove la madre l’aveva abbandonata: con una nuova identità si era inventata un’altra vita. Ora era Isabel Fish-Wooten, una donna di belle maniere e linguaggio aristocratico. Un’avventuriera che aveva viaggiato dall’Europa al Medio oriente, fino in America senza mai fermarsi troppo tempo in un posto.

“Dopo tanti anni da sola credeva d’essere in grado di sopravvivere ovunque”.

Era stata colpita nel tentativo di recuperare la sua valigia, contenente molti dei suoi segreti, che le era stata strappata di mano ed era incappata in una sparatoria. Nel starle accanto Blue avvertirà dentro di lui un’energia che non sentiva più da tempo. Aveva amato immensamente sua moglie e dal giorno della sua morte aveva chiuso il cuore ai sentimenti. Nel lungo periodo della guarigione anche per Isabel qualcosa cambierà. Gli occhi blu zaffiro del dottore Calhoun e le sue spalle poderose che gli conferivano un aspetto imponente e fiero, l’avevano conquistata. Isabel si sentiva persa nel suo sguardo e desiderava stargli accanto. Ma non sarà facile per entrambi fare i conti con il proprio passato. Per Isabel, la sua vita trascorsa tra bugie, misteri e affari poco puliti, e per Blue il ricordo vivo della moglie, perduto com’era nel rimorso e nel rimpianto.

“Accadde un’estate” di Susan Wiggs è una suggestiva storia d’amore narrata con stile ed eleganza che appassionerà il lettore e lo condurrà tra incantevoli atmosfere di fine Ottocento.