Acqua morta di Michele Catozzi

Acqua morta (TEA, 2015) di Michele Catozzi è il primo romanzo della serie del commissario Aldani. Le acque della laguna di Venezia sono i luoghi delle indagini dei romanzi della serie, una Venezia non turistica, vista con gli occhi di chi invece ci vive e lavora. Il dialetto veneziano che si sente “risuonare nelle calli e lungo i rii” accompagna le storie.

In Acqua morta Nicola Aldani, commissario della Squadra mobile presso la Questura di Venezia, con l’aiuto degli ispettori Manin e Zurlini indaga su un cadavere affiorato dalle acque della laguna.

“Il cadavere affiorò dall’acqua morta di un canale secondario con la bassa marea. […] Scoasse, pensò dapprima”.

Al timone del Toni, la vecchia lancia di servizio usata per gli spostamenti, l’agente Vitiello con la sua cadenza laziale (“non romanesca, ma laziale, come sottolineava sempre”).
In amichevole conflittualità con Aldani il giornalista del Gazzettino Claudio Danieli, soprannominato Schinco: pennino spuntato.
Altra figura importante di questo romanzo il commissario Zennari, ormai in pensione ma ancora tormentato da un caso irrisolto, un’aggressione avvenuta molti anni prima ai giardini della Biennale.

Sullo sfondo il trasloco in corso da Venezia a Mestre, che si trascina da mesi, ancora incompiuto.
La vita famigliare del commissario rimane ai margini, la moglie Anna e i figli non devono essere contaminati dagli orrori che Aldani incontra sul lavoro, e quando ha bisogno di pensare si rifugia nella sua altana sul tetto.

“Una semplice piattaforma di legno adagiata sui tetti, uno spicchio di superficie rubata alle penombre umide delle calli ed esposta al vento e al sole senza ostacoli o impedimenti.”

Michele Catozzi ha fatto seguire ad Acqua morta le nuove indagini di Aldani Laguna nera (TEA, 2017) e Marea tossica (TEA, 2019). Con Acqua morta ha vinto l’edizione 2014 di IoScrittore. In precedenza con IoScrittore aveva pubblicato in ebook il noir storico Il mistero dell’isola di Candia (2011).
Acqua Morta è uscito anche in edicola nella collana Italia noir di Repubblica.