Si è spento a 93 anni Mario Valeri Manera, cavaliere del lavoro e fondatore nel 1962 del Premio Campiello. L’annuncio è stato dato dai figli, precisando che il decesso è avvenuto domenica 20 luglio.
Protagonista per decenni della vita culturale ed economica veneziana, ha guidato per venticinque anni gli industriali veneziani ed è stato vicepresidente di Confindustria.
Tra i maggiori promotori del Premio Campiello, ne è stato il presidente per vent’anni.
La nascita del Premio Campiello - Il Campiello è un premio letterario che viene assegnato annualmente a un’opera di narrativa italiana edita nell’anno di riferimento. Il Premio Campiello è appunto frutto di un’iniziativa degli industriali del Veneto, datata 1962, per impulso della famiglia Valeri Maneri. La cerimonia di premiazione si tiene a Venezia, solitamente nel Palazzo Ducale, e sono ammessi romanzi e racconti, mentre invece sono esclusi i saggi. La premiazione avviene con una modalità particolare: i critici selezionano una rosa di 5 romanzi da sottoporre a una giuria popolare composta da 300 lettori di diversa provenienza, età, cultura e professione. Sono proprio loro a decretare il vincitore, ed è possibile far parte di questa giuria solo una volta.
Le altre attività di Mario Valeri Manera - Presidente di Palazzo Grassi dal 1979 al 1984, Mario Valeri Manera è stato anche alla guida della Camera di commercio di Venezia, e nominato cavaliere del lavoro.
Altissimo (quasi due metri), Valeri Manera era un uomo sempre distinto ed elegante, amico di attrici e contesse. Nel palazzo di famiglia, sul Canal Grande, ha ospitato personaggi famosi e, nel periodo fra gli anni Sessanta e Settanta, era considerato uno dei “re di Venezia”. È stato presidente della Vetrocoke, vicepresidente della Banca cattolica del Veneto, consigliere del Banco di San Marco, della Ciga, della Montefibre, del Mediocredito delle Venezie, della Centrale, della Toro.
Negli anni Ottanta era rimasto coinvolto nel crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, una vicenda che lo aveva segnato in maniera profonda, nonostante fosse stato in seguito assolto da tutte le accuse.
“Imprenditore di straordinaria sensibilità sociale e culturale, Mario Valeri Manera ebbe il coraggio di proporre un’iniziativa inedita nel panorama letterario italiano, creando un ponte lungimirante tra mondo dell’industria e mondo della cultura”
dichiara Roberto Zuccato, il Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto.
“La sua alta visione del ruolo dell’impresa nell’economia e nella società rimarrà un modello per noi imprenditori”.
Una messa funebre sarà celebrata domenica prossima alle 14,30 nella chiesa del cimitero San Lazzaro di Treviso.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Venezia dà l’addio a Mario Valeri Manera, il fondatore del Premio Campiello
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