Addio a Valentino Zeichen, poeta elegante e anticonformista

Valentino Zeichen è morto ieri a Roma a causa di un infarto. Scrittore e poeta, autore di romanzi, il più recente “La Sumera” (Fazi, 2015) e di raccolte di poesie, (la sua prima antologia poetica - Area di rigore - è stata pubblicata nel 1974), aveva 78 anni.
Zeichen si stava riprendendo da un ictus che lo aveva colpito nei mesi scorsi.
Valentino Zeichen, nato a Fiume nel 1938, figlio di un giardiniere, alla fine della II Guerra Mondiale, nel 1950, in conseguenza dell’annessione di Fiume alla Jugoslavia e del relativo esodo del popolo istriano, si era trasferito con la famiglia dapprima a Parma e, quindi, a Roma, dove ha vissuto in una suggestiva baracca/laboratorio sulla via Flaminia alle pendici di Villa Borghese.

Zeichen è scomparso proprio a pochi giorni dall’assegnazione del Premio Strega, del quale si era parlato quando nell’ottobre del 2015 era stato pubblicato il suo romanzo rivelazione “La Sumera”, ambientato nella “grande bellezza” romana che si snoda tra viale delle Belle Arti, Villa Giulia, sede del Museo Etrusco e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, e al cui centro della trama c’è una donna a volte preda a volte predatrice ma sempre misteriosa, la Sumera, appunto.
Solo pochi mesi fa la casa editrice Fazi aveva organizzato, proprio presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, un incontro per aiutare Valentino Zeichen, già gravemente ammalato.

Zeichen si era avvicinato alla poesia quando era diciottenne, influenzato da autori surrealisti come André Breton e Jacques Prévert. Il suo primo lavoro poetico fu pubblicato nel 1969 dalla rivista letteraria Nuova Corrente, mentre il suo primo romanzo, “Tana per tutti”, è del 1983. Zeichen aveva vinto nel 1999 il Premio Il Fiore di Chiesina Uzzanese, ed era anche il giudice unico della giuria di un premio letterario intitolato al suo nome che si tiene annualmente a Roma.

“Con la scomparsa di Valentino Zeichen si spegne una delle voci più acute e nitide della poesia italiana. Un uomo mite, protagonista fuori dagli schemi della scena culturale, sempre un passo indietro e sempre un passo oltre. Ci mancherà molto”

ha dichiarato il Premier Matteo Renzi.