Ali di vetro
- Autore: Katrine Engberg
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2021
Copenaghen non è solo la bella ed elegante capitale danese, è anche un luogo dove si annidano corruzione, delitti, miseria, degrado: ce lo racconta in questo lungo e avvincente romanzo Katrine Engberg, autrice del romanzo Il guardiano dei coccodrilli, anch’esso pubblicato da Marsilio, altrettanto coinvolgente. In Ali di vetro (Marsilio, 2021, trad. Claudia Valeria Letizia), nel giro di pochissimi giorni, in un ottobre molto freddo e piovoso, avvengono una serie di delitti che hanno una comune caratteristica: i cadaveri delle vittime vengono ritrovati dentro l’acqua, nelle fontane cittadine, e l’autopsia rivela che sono stati torturati e dissanguati mediante uno strano strumento che produce tagli simmetrici che porteranno la vittima a una morte dolorosa e non troppo rapida.
Le indagini sono affidate al detective della polizia Jeppe Korner: in genere lui lavorava in squadra con la collega Anette Werner, che ora però è in congedo per maternità. Solo due mesi prima la oltre quarantenne Anette aveva avuto una bambina, che stava allattando, ma la poliziotta viveva l’allontanamento dalla squadra operativa con grande fastidio, e continuava a tenersi aggiornata sulle indagini del collega Jeppe, vista la gravità dei delitti che stavano insanguinando la città. Ben presto si capisce che ciò che avevano in comune le vittime era di aver lavorato in una struttura privata, La Farfalla, che accoglieva giovani malati psichiatrici. La struttura, però, cinque anni prima era stata frettolosamente chiusa per gravi problemi economici e giudiziari, venuti alla luce dopo il drammatico suicidio di Pernille, una giovane donna ricoverata nella struttura per disordini alimentari.
Ben tre degli ex dipendenti della struttura sono ora le vittime ritrovate nelle fontane cittadine, e il poliziotto Jeppe, la sua giovane collega Sarah e il veterano Falck non riescono proprio a venire a capo della complicatissima vicenda: tutti sono sospettati, uno psichiatra ambizioso, una infermiera nevrotica, il padre della suicida Pernille, ma in realtà nessuno di loro è il feroce assassino.
Ci vorrà la determinazione e l’incoscienza di Anette, appassionata del suo lavoro a costo di trascurare la sua bambina e di gettarsi a capofitto in una indagine parallela pericolosissima, per arrivare alla imprevedibile soluzione del caso.
Il sistema sanitario danese viene messo sotto accusa in modo feroce dall’autrice del romanzo, che si serve del pretesto del thriller per raccontarci l’ambizione malata, la corruzione, la follia che si cela dietro a strutture che dovrebbero occuparsi di ragazzi devianti, schizofrenici, privi di prospettive, e finiscono invece per divenirne i veri carnefici. Vendetta feroce, come erano state feroci le azioni dei presunti sanitari, sono alla base della denuncia di questo libro duro, che non fa sconti a una classe di medici, paramedici, educatori, psichiatri, che con le loro ambizioni dissennate hanno alimentato un “commercio” di farmaci e di metodi costrittivi che conducono alla follia e alla morte. Poi ci sono anche le persone per bene e le storie d’amore, per consolare i lettori dopo le pagine più dure con cui hanno dovuto confrontarsi.
Ali di vetro si fa leggere con interesse, anche se forse si allunga troppo su episodi secondari che rischiano di confondere il lettore.
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