Alla fine di un lungo inverno
- Autore: Emma Woolf
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: TEA
- Anno di pubblicazione: 2013
“Alla fine di un lungo inverno. Come l’amore mi ha liberata dalla prigione dell’anoressia” è il primo romanzo di Emma Woolf, edito da TEA.
Pronipote di Virginia Woolf, l’autrice racconta i 14 anni durante i quali ha sofferto di anoressia, la lotta contro il peso corporeo e il significato attribuito al cibo.
Emma Woolf racconta di avere avuto una vita apparentemente felice, finché non ha incontrato Laurence, con il quale ha avuto una relazione, la prima relazione adulta, che ha cambiato la sua vita. La storia termina sotto il peso della lontananza fisica tra Laurence ed Emma, una fine che Emma descrive con queste parole:
“Il dolore fu indescrivibile. Rimasi nella mia stanza all’università per cinque giorni di seguito. Ricordo di aver bevuto acqua direttamente dal rubinetto e di essere rimasta seduta sul pavimento accanto alla finestra a fumare sigarette americane comprate al duty free. Non uscii per andare a lezione, né per fare la spesa (fu la prima volta nella mia vita che rinunciai al cibo). Non ricordo di avere pianto, ma soltanto di essermi sentita del tutto vuota: non riuscivo a concepire di vivere senza di lui. Poi feci una doccia, aprii la porta che avevo chiuso a chiave, e cominciai a distruggere me stessa”.
A questo punto Emma inizia a vivere un forte senso di fallimento e la certezza di non essere amabile, una certezza evidentemente covata già a partire dagli anni precedenti. Ciononostante Emma prosegue gli studi, riuscendo così a laurearsi ignorando i morsi della fame. Il suo peso, per un periodo, arriva a toccare persino i trentotto chilogrammi, le ossa iniziano a dolere a contatto con il letto e con la vasca da bagno. Sulla pelle iniziano a presentarsi lividi alla minima botta. Lo sport diventa un pensiero fisso nella mente di Emma: si dedica alla corsa, prima, e alla bicicletta, poi. I suoi pasti sono composti prevalentemente di frutta e le mestruazioni mancano da anni e anni.
Le cose sembrano cambiare con l’arrivo di Tom nella vita di Emma. Il lavoro di Tom lo porta a viaggiare spesso con Emma al seguito, ma questo è causa di numerosi disagi: che cosa si può mangiare in giro per ristoranti? In posti nuovi in cui è imposibile controllare i condimenti? Emma ormai si è creata un elenco di “cibi sicuri” a cui deve prestare fedelmente attenzione. Senza considerare la difficoltà del mangiare in pubblico che costantemente l’ha portata a nutrirsi chiudendosi in bagno o all’aperto, sulle panchine sotto la pioggia.
Nonostante i presupposti, Tom si rivela una persona forte e pronta ad accompagnare Emma nel suo percorso di guarigione: Tom si documenta sull’anoressia, cerca di capire i complessi meccanismi che la regolano.
“Alla fine di un lungo inverno” rappresenta un percorso di rinascita, un invito a guardarsi dentro per comprendere che molte delle nostre paure sono rese insormontabili solamente da noi stessi: messe nero su bianco perdono il loro potere. È proprio grazie alla sua rubrica che Emma Woolf dà a se stessa lo slancio per ripartire: mette per iscritto la sua storia e i suoi miglioramenti offrendoli così a migliaia di lettori che, attraverso email e lettere, si aprono a lei e la sostengono. Emma scopre di non essere sola in questa battaglia.
Alla fine di un lungo inverno. Come l'amore mi ha liberata dalla prigione dell'anoressia
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