È un inno alla vita questa intensa lirica, Alla vita di Mario Luzi (1914-2005), che desideriamo ricordare con le sue stesse parole:
“Il senso è in questa strada stessa. Non cercate lontano quello che è vicino”.
Questo testo, tratto dalla raccolta d’esordio La barca, del 1935, è legato all’Ermetismo, di cui Luzi è uno dei massimi esponenti. Ma ciò che lo rende tale non è il lessico, bensì la costruzione sintattica e metaforica.
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Testo di Alla vita di Mario Luzi
Amici ci aspetta una barca e dondola nella luce ove il cielo s’inarca
e tocca il mare, volano creature pazze ad amare
il viso d’Iddio caldo di speranza
in alto in basso cercando
affetto in ogni occulta distanza
e piangono: noi siamo in terra
ma ci potremo un giorno librare
esilmente piegare sul seno divino
come rose dai muri nelle strade odorose
sul bimbo che le chiede senza voce.
Amici dalla barca si vede il mondo
e in lui una verità che precede
intrepida, un sospiro profondo
dalle foci alle sorgenti;
la Madonna dagli occhi trasparenti
scende adagio incontro ai morenti,
raccoglie il cumulo della vita, i dolori
le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita.
Le ragazze alla finestra annerita
con lo sguardo verso i monti
non sanno finire d’aspettare l’avvenire.
Nelle stanze la voce materna
senza origine, senza profondità s’alterna
col silenzio della terra, è bella
e tutto par nato da quella.
Parafrasi
Amici, al largo dove cielo e superficie del mare sembrano incontrarsi, dove gli uccelli salgono in volo verso l’alto quasi a cercare Dio, ad aspettarci c’è una barca. Noi uomini ora ci troviamo sulla terra, ma potremo rivolgere il braccio verso Dio come fanno le rose rampicanti, che per natura crescono verso l’alto, e che talvolta i bambini vorrebbero toccare, senza avere il coraggio di dirlo. Amici, dalla barca si possono capire tre verità. Le vicende umane hanno un senso che attraversa la storia dall’inizio alla fine. La presenza della Madonna, conforto e consolazione per chi si trova in difficoltà. La fiducia propositiva nell’avvenire rappresentata dalle ragazze, impazienti di crescere. Nelle stanze si sente la voce di una madre, che sembra eternamente presente in questo luogo senza tempo.
Analisi e commento di Alla vita di Mario Luzi
Il termine “amici” comprende in senso lato tutti coloro che condividono l’orizzonte valoriale dell’io lirico.
Cosa rappresenta la barca? Decifrarne il simbolismo significa capire il testo. A che pro l’esortazione a raggiungerla? Perché è ferma al largo?
La barca corrobora la metafora della vita come viaggio, presente in numerosi autori del Novecento e non. Anche Dante nel primo canto del Purgatorio ricorre alla “navicella del mio ingegno”.
Senza entrare in dettaglio, però, occorre sempre ricordare la direzione della barca. Si allontana da un luogo conosciuto? Si avventura verso l’ignoto? Cerca la strada del ritorno a casa o in patria? È sballottata tra i flutti in balìa degli agenti atmosferici? È legata a un momento di svago? Oppure raffigura un sogno di evasione?
In questo testo la barca è ferma e vuota in attesa che gli amici, nell’accezione di cui sopra, decidano di raggiungerla per imbarcarsi. Tre, dunque, le ipotesi interpretative complementari: la barca è simbolo dell’amicizia e della poesia, è il mezzo che permette a un gruppo di fare qualcosa di speciale. Ancora un po’ di pazienza per scoprire l’arcano, perché Luzi sembra facile! Oppure, il che è la stessa cosa, come già in Hölderlin, la poesia come una barca permette all’essere umano di raggiungere le stelle? Questa è la proposta dell’autore.
Confronto della poesia di Luzi con Dante e Montale
Ora il confronto con Dante stilnovista è d’obbligo. Ricordate il celebre sonetto Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io?
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento,
e messi in un vasel ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio,sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse ‘l disio.E monna Vanna e monna Lagia poi
con quella ch’è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuno di lor fosse contenta,
sì come credo che saremmo noi.
Appare plausibile accostare Luzi a Dante e anche a Montale, dal momento che condividono un’ipotesi di fuga (?) in barca. Per Dante si tratta di un sogno di evasione poetica. Per Luzi di una possibilità concreta per cogliere il senso dell’esistenza.
Montale in Crisalide, contenuta nella raccolta Ossi di Seppia, scrive “spunta la barca di salvezza”. Ma, coerentemente con la sua poetica del negativo, si tratta di un miraggio, di un inganno di chi vede ciò che desidera.
La barca di Luzi ondeggia da ferma: come mai? Ecco finalmente svelato l’arcano. La barca è un osservatorio privilegiato che permette di cogliere il senso del mondo, “una verità”, anche perché situata in alto mare, dove è incerto il confine tra terra e cielo. Tra le mille cose da vedere, Luzi ne sceglie tre che in fondo riassumono la vita:
- l’immagine della Madonna: emblema di speranza;
- le ragazze: rappresentano l’ansia progettuale. Ricordate Leopardi?;
- la madre: di lei Luzi omaggia la voce, unica per ogni figlio. È celebrazione dell’origine della vita in chiave religiosa e autobiografica, come dimostra una struggente lirica a lei dedicata.
Alla vita di Mario Luzi è quasi una preghiera per manifestare l’amore per la vita, sorretto da una profonda fede cristiana. Una poesia che si interroga in modo propositivo sull’origine e il senso dell’ esistenza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Alla vita di Mario Luzi: parafrasi e analisi della poesia
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