Allmen e le libellule di Martin Suter

Con molto garbo, introducendoci in un mondo ancora legato a un galateo un po’ démodé, dove il lusso non è mai pacchiano ma sempre discreto, Suter ci presenta Johann Friedrich von Allmen, un distinto signore di circa quaranta anni che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua e che non ha mai ritenuto che l’eventualità di dover lavorare potesse capitargli, abituato a vivere nel lusso delle persone di gusto grazie alla posizione del padre, tenta di continuare a mantenere il tenore di vita al quale è abituato, o dare l’impressione di mantenerlo, anche ora che non più permetterselo. Von Allmen, infatti, poco dopo la morte del padre, ha dilapidato tutta la fortuna ereditata, giungendo fino al punto di vendere le cose a lui più care e preziose. Nel momento in cui facciamo la sua conoscenza non gli sono rimasti che quegli oggetti che egli ritiene invendibili, cose di cui un vero gentiluomo non potrebbe mai fare a meno. In quest’ottica riesce a vendere anche la bellissima dimora di famiglia a una banca purché consenta a lui e al suo cameriere, che ha fatto assumere come manutentore del giardino, di vivere nella riadattata serra.

Come fa dunque Allmen a mantenere le apparenze di una ricchezza che non esiste più pur senza indebitarsi? Grazie alla sua aria distinta e alla sua conoscenza della cose di pregio, si dedica a furti di oggetti d’arte in luoghi in cui mai si penserebbe a incolparlo di alcunché.
Tra le cose a cui un viveur che si rispetti non può rinunciare c’è l’Opera ed è proprio qui, dove Allmen da sempre ha due poltrone riservate, che conosce una donna, figlia di un ricco finanziere, assolutamente lontana dai gusti e dalla classe del protagonista, con cui, nonostante l’iniziale ritrosia, si ritroverà a condividere una notte nel letto di lei, nella villa del genitore. Qui il nostro scoprirà una magnifica collezione di vetri tra cui cinque bellissime coppe di Emile Gallé. La tentazione sarà troppo forte per impedirgli di compiere il furto di una di queste coppe. Ma il ritorno di una delle famose coppe con libellule di Gallé sul mercato dei collezionisti disseppellisce una vecchia storia che coinvolge potenti famiglie di finanzieri e di collezionisti che pur di nascondere l’esistenza delle coppe, saranno disposte a tutto, anche ad uccidere.

Aiutato dal sangue freddo e dall’incredibile dedizione del suo cameriere, Carlos, Allmen riuscirà a tirarsi d’impaccio da una situazione difficile, che apre un piccolo scorcio su un mondo, quello dei collezionisti di capolavori d’arte, disposti a mettere a repentaglio imperi economici pur di possedere l’oggetto dei loro desideri.