Amnesia
- Autore: Jean-Christophe Grangé
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2012
Jean-Christophe Grangé, scintillante penna della letteratura francese, colpisce ancora e l’arma del delitto è un libro edito da Garzanti e pubblicato del 2012. Lo scrittore, già autore dell’eccellente "Fiumi di porpora", centra perfettamente il bersaglio con "Amnesia".
L’opera, il cui titolo originale è "Le passager", si apre con Mathias Freire che, attraverso l’ipnosi di un sospettato, cerca di indagare su un brutale omicidio. Parallela all’indagine clinica si svolge quella della polizia, condotta da una poliziotta di nome Anaís.
Mentre le indagini sembrano non portare a nulla, lo psichiatra è sempre più estraneo a se stesso, prigioniero di ricordi che non sembrano suoi. Un susseguirsi di vicende, tra cui un tentato omicidio, condurranno Mathias alla fuga che, sopraffatto dagli eventi, si ritroverà senza memoria, senza passato e con un futuro pieno di riflessi di se stesso in cui con si riconoscerà.
Intanto le indagini proseguono, il killer autore di macabre interpretazioni mitologiche sembra essere Mathias, sfortunata coincidenza o tremenda oscurità nascosta nelle profondità dell’oblio? Questa la domanda che accompagna il lettore nei tunnel profondi dell’io.
Grangé non delude, il libro è impeccabile. L’unico difetto forse è la lunghezza, quasi 800 pagine che potevano essere un po’ asciugate, ma comunque leggibili come fossero 200 grazie alla piacevole scrittura e alla maestria dell’autore.
"Amnesia" ha molti aspetti interessanti, ma i cardini su cui si regge sono sostanzialmente tre: caratterizzazione dei personaggi, il tema del sé e il macabro magnetismo del serial killer. Il primo punto è fondamentale, i personaggi sono profondi e strutturati molto bene. Il protagonista ci porterà con lui in un viaggio dentro se stesso, descritto così nel particolare che, girata l’ultima pagina, sembra quasi di conoscerlo davvero.
Il secondo punto merita di essere nominato per la minuziosa ricerca che l’autore fa sul tema. L’argomento psichiatrico è trattato con consapevolezza, traspare una certa competenza. La problematica del sé, della personalità e della perdita di questi elementi è prepotentemente presente sin dalle prime pagine portando chi legge alla riflessione. Il serial killer in questo libro è come una sirena. Le sue "opere", se così vogliamo chiamarle, provocano un’assurda attrazione. Pur essendo delle scene davvero crude, grazie alle descrizioni, fluide e lapidarie, si stagliano davanti al lettore come una lugubre messa in scena di una spaventosa bellezza. In questo modo, il misterioso cattivo, attira il lettore a sé, pronto a chiudere le sue fauci.
"Amnesia" è un’opera che, innegabilmente, merita di essere letta da tutti gli amanti del thriller psicologico, ti lascia in punta di piedi e con le mani davanti agli occhi pronto al prossimo colpo di scena. È un libro che ti fa mancare i battiti e ti fa venire i brividi, ma che ti assorbe dopo la prima pagina. Siete pronti a tutto questo?
Amnesia
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