Angel
- Autore: Dorotea De Spirito
- Genere: Fantasy
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2009
"Angel" di Dorotea De Spirito (Mondadori, 2009) racconta una storia d’amore tra un angelo e un diavolo, Vichy e Guglielmo. Un amore che nasce dall’attrazione verso il proprio opposto, per diventare travolgente e sensuale, come un veleno che entra in circolo e ti infetta.
Nel caso di Vichy, un’angelo senza ali (un caso unico), il veleno si chiama Guglielmo e possiede un fascino demoniaco. Violando tutte le regole, Vicky si innamora del tenebroso Guglielmo, il demone ricercato a causa del suo difficile passato.
Innamorarsi del proprio opposto: il nero che si mescola col bianco, formando il grigio, la storia di due esseri opposti che si uniscono formando qualcosa di speciale e prezioso. Paradiso e Inferno uniti.
Dorotea De Spirito riesce ad ambientare una storia d’amore travolgente e passionale a Viterbo, una cittá italiana antica e carica di mistero.
I colpi di scena si susseguono infiniti e le sorprese sono molteplici. L’autrice é riuscita a dare alla storia d’amore un tocco romantico, passionale e tenebroso, senza peró annoiare il lettore.
Il personaggio piú interessante a mio parere é quello di Guglielmo, un demone diventato "buono", innamorato ma pericoloso.
Il carattere ammaliante ma misterioso lo rende un personaggio interessante; se poi si considera il passato oscuro del ragazzo, diventa quasi una droga voler sapere cosa fará.
Vichy é una ragazza delicata e sensibile, una foglia morta appesa all’albero dell’autostima per miracolo.
Un’angelo senza ali, un mistero per il mondo dei suoi simili.
Il desiderio di fuga dalla stranezza che la circonda si incarnerá in Guglielmo...
Una storia perfetta per gli amanti del fantasy, che regala emozioni e sorprese uniche, racchiuse nelle mura dell’antica cittá che ospita la storia.
ANGEL
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Angel è davvero un libro meraviglioso, brava dora!
purtroppo si perde tutto l’ entusiasmo in devilish, che sempbra fatto tanto per scrivere.....
dream è veramente senza senso, scontato e banale.