Angeli della notte di Archibald J. Cronin

Un capolavoro minore dello scrittore scozzese A.J. Cronin, autore dell’intramontabile E le stelle stanno a guardare e Anni verdi. In Angeli della notte (Titolo originale Vigil in the Night, Bompiani, 2011, traduzione a cura di Paolo Gobetti) l’autore narra le vicende di Anna e Lucia.
Due sorelle diverse. Ma forse non così tanto.

La struggente storia narrata da Cronin vede protagoniste due sorelle, entrambe infermiere.
Anna è brava, pronta, sveglia. Ligia al sacrificio.
Lucia vive un po’ troppo con la testa fra le nuvole. Svogliata? Diciamo che vuole vivere la vita a modo suo.
Questa frivolezza la porterà a compiere un errore. Un errore molto grave, un errore che costerà una vita.
Il licenziamento le si para davanti inesorabile.
Tuttavia Anna decide di proteggere la sorella accollandosi la colpa e iniziando un’odissea lunga e dolorosa, a causa di quell’onta che appare indelebile.
Fine della storia?
Tutt’altro, perché Lucia non approfitterà di quell’ancora di salvataggio e inizierà invece a inanellare una serie di scelte che porteranno lei e la sorella all’epilogo narrato in queste pagine.
Un epilogo che farà male.

Archibald Joseph Cronin ci parla d’amore.
Quello classico, certo, ma anche quello per la famiglia e per il lavoro, che non verrà visto come mero espediente per portare a casa la pagnotta.
Qui si parla di vocazione, di anteporre la vita degli altri alla propria.
A parole lo facciamo tutti.
Eppure, quando si tratta di passare ai fatti le cose sono ben diverse.

Una storia vecchia di decenni eppure ancora attualissima, scritta con una penna leggera ma incisiva al tempo stesso. Sentiremo accanto a noi i protagonisti delle vicende.
Queste pagine misceleranno sapientemente gli ingredienti narrativi per proporci una lettura dal sapore al contempo amaro e dolce, caldo e freddo.

Un libro che farà male, prima di fare bene.
Ma ne varrà la pena.