Anna Bolena. L’ossessione del Re (Superbeat 2019, titolo originale Anne Boleyn: A King’s Obsession, traduzione di Chiara Brovelli, pp. 574, 19 euro) di Alison Weir è il secondo capitolo dopo Caterina D’Aragona (Superbeat 2019), Jane Seymour. La regina più amata” (Superbeat 2020) e Anna di Kleve. La Regina dei segreti (Superbeat 2021) dell’acclamata saga “Le sei regine Tudor”, e racconta la storia di Anna Bolena (in inglese Anne Boleyn; Blickling Hall o castello di Hever, 1501/1507 – Torre di Londra, 19 maggio 1536), regina consorte d’Inghilterra e Irlanda, dal 1533 al 1536, come seconda moglie di Enrico VIII Tudor.
Chi era Anna Bolena?
Anna Bolena è stata un personaggio controverso, dalla personalità forte e determinata. Ma chi fu veramente la seconda moglie di Enrico VIII, processata per adulterio, incesto, stregoneria e alto tradimento e salita sul patibolo per volontà del Re? Non lo sapremo mai, ma tra le pagine di questo romanzo, scritto dal punto di vista di Anna, traspare una figura femminile imperfetta ma profondamente umana, inserita in un’epoca di pensatrici e reggenti come Margherita d’Asburgo e Margherita di Valois. Una donna di grande ambizione, idealismo e coraggio, capace di provocare una scisma religioso e che venne a trovarsi in una situazione sempre più spaventosa. Anna Bolena, l’ossessione di un monarca egoista, capriccioso e superficiale, preda di una sorta di “bulimia sessuale”, che seppe sfruttare il proprio potere di seduzione.
“Sono certa che non vorrete vedere la virtù di colei che avete voluto servire come vostra unica amante compromessa dal fatto di trovarsi sola con un gentiluomo, per quanto la sua galanteria non conosca pari”.
“Quindi cos’era che rendeva affascinante una fanciulla?”.
Anna Bolena nel romanzo di Alison Weir
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1512 - Inghilterra. Castello di Hever, Kent.
Anna, figlia di Sir Thomas Bolena e di Lady Elizabeth Howard, aveva solo 11 anni, ma già si poteva intuire che era fatta di una stoffa non comune. Alla giovinetta veniva rammentato costantemente di doversi preparare a un futuro glorioso, che prevedeva il favore reale, un marito facoltoso e di elevata classe sociale. Se il suo colorito era un po’ troppo giallognolo e forse aveva troppi nei, per non parlare della piccola deformità alla mano destra, Anna aveva una bocca graziosa e occhi neri, che secondo la nonna irlandese sapeva già usarli per ottenere “un certo effetto”, soprattutto sugli uomini. Sapeva di essere fortunata a ricevere una buona istruzione, pur essendo una giovinetta.
Thomas Bolena aveva idee molto avanzate, ma era anche costantemente preoccupato che i suoi figli avessero successo nella vita, perché naturalmente ciò si sarebbe riflesso in modo favorevole su di lui. Egli stesso abile a padroneggiare le lingue straniere, per questo aveva trascorso le ultime settimane alla corte della Reggente dei Paesi Bassi, Margherita d’Asburgo (figlia di Massimiliano I d’Asburgo) a Malines, nel Ducato di Borgogna, teneva particolarmente che anche i suoi figli e le sue figlie ne avessero un’ottima conoscenza. Abile diplomatico, entrato nelle grazie di Enrico VII, stava per fare ad Anna una proposta impossibile da rifiutare: entrare a far parte delle diciotto damigelle d’onore della Reggente Margherita d’Asburgo e completato la propria istruzione presso la corte di Borgogna. Non c’era posto più elegante, tenendo conto che offriva molte opportunità a una giovane di buona famiglia, che godeva di un’ottima reputazione. Avrebbe avuto una posizione favorevole, che le avrebbe consentito di concludere un matrimonio, che avrebbe favorito gli interessi della casa dei Bolena.
Una filles d’honneur alla corte di Borgogna, occasione tanto fortunata quanto imperdibile, primo trampolino di lancio per la giovanissima Anna Bolena, che nel 1514 l’avrebbe condotta, per volontà paterna, presso la corte francese per approdare, infine, nel 1522, giovane donna, consapevole del proprio fascino, del proprio background culturale, oltre ai modi e alle mode francesi, alla corte inglese, dove regnava Enrico VIII, sposo di Caterina d’Aragona e padre della piccola Maria Tudor.
“Ma tu, Anna… tu brillerai. E non ho dubbi che la cifra considerevole che verserò per fornirti un guardaroba adatto alla corte sarà stata ben spesa”.
Recensione del libro
Anna Bolena. L’ossessione del re. Le sei regine Tudor
di Alison Weir
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Anna Bolena. L’ossessione del Re: Alison Weir rivaluta la figura di un personaggio controverso
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