Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi di Barbara Perna

Annabella Abbondante, il personaggio creato dalla penna di Barbara Perna, è il classico esempio di nomen omen, ovvero: un nome, un destino. Fisico prorompente (porta la taglia 48), capelli ricci da Medusa, non può vivere essenzialmente senza tre cose: il caffè, i cannoli siciliani e la verità. Esercita la professione di giudice in provincia di Lucca, ma proviene da una famiglia del Sud, gli Abbondante, numerosa e legata alle tradizioni.

Il suo microcosmo di casa e lavoro passa per un bar, dove ama ritrovarsi con gli amici e dove fanno un ottimo caffè al pepe: la sua grande passione.
Non si annoia mai, Annabella. Perché oltre a prodigarsi con generosità nell’attività giudiziaria, deve sostenere una vita sociale alquanto movimentata. E mentre cerca di sopravvivere alle invadenti telefonate della sorella Maria Fortuna, che forse da lei pretenderebbe un rigore eccessivo, viene anche chiamata a fare da tutor a un corso di formazione per giovani magistrati, che si tiene ogni anno a Villa Castelpulci, in provincia di Firenze.

Proprio nel cortile della villa perderà la vita una donna che Annabella conosce. E naturalmente la giudice ficcanaso, che sovente ha intuizioni geniali, farà carte false pur di scoprire cosa sia in realtà accaduto.
Annabella è positiva e sempre disponibile con tutti, cosicché viene naturale farle delle confidenze. Che andranno a creare una bella sinergia con gli organi preposti all’indagine. Non ultimo Ferruccio Landi, il PM di Firenze incaricato del caso, col quale intraprenderà una collaborazione non solo lavorativa.

L’indagine si struttura a poco a poco, verrebbe da dire mentre Annabella è impegnata a vivere le sue avventure con gli amici, i vicini di casa, il suo fedele cancelliere Dolly. Mentre in lei albergano fantasmi del passato, ma in modo del tutto naturale risponde con intelligenza e ironia a tutti quei triti cliché, che in realtà sono propri dei mediocri.
Al di là dell’indagine, molto ben congegnata e che non lascia lacune o nulla al caso, attorno al personaggio di Annabella Abbondante si crea un’aura di buonumore che fa sentire in famiglia.

Non vorrei esagerare, ma ritengo di poter consigliare la lettura di Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi (Giunti Editore, 2022) come cura a chi si sente solo. Ci sono infatti dei personaggi che entrano nel cuore, per non uscirne più.

La capacità di essere “leggera” anche nelle situazioni tragiche, di Annabella Abbondante, infonde speranza; l’idea che la vita possa ancora essere un bel posto, se solo si fosse in grado di evitare tutte le cose inutili; di cedere alle tentazioni senza farsi troppi problemi né privarsi del cibo, che invece dà delle importanti gratificazioni.

Un ricciolo ribelle sulla fronte che lei asseconda ma non tenta mai di domare: Annabella, “diversa fra i diversi”. Con un’ilarità che regala energie positive, in un momento storico e culturale in cui ce n’è davvero un estremo bisogno.