Annabella Abbondante. Il passato è una curiosa creatura
- Autore: Barbara Perna
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2024
Parmigiana di melanzane, spaghetti a’ vongole, gateau di patate, capitone, sartù, croissants, pastiera, struffoli, cannoli, babà al rum, caffè al pepe ed ettolitri di limoncello gelato: ecco i menù che fanno da “colonna gustativa” ai lettori che gusteranno il lungo romanzo giallo, ironico, divertente firmato da Barbara Perna, magistrata napoletana ora trasferita a Roma, creatrice del personaggio della pm Annabella Abbondante.Nomen omen, donna dalle forme un po’ straripanti, con ufficio a Lucca, ma legatissima alla sua terra, Piano di Sorrento, dove sorge il palazzetto dove vive la sua famiglia, le zie , Costanza e Prudenza, la sorella Maria Fortuna, e dove ha trascorso la sua felice infanzia insieme all’amico del cuore, Tano, con cui ha condiviso il primo amore, e che poi, malgrado il sentimento che sembrava legarli, ha preso un’altra strada che lo ha separato da Annabella.
Ora la magistrata ha avuto notizia che Tano Brandi è scomparso; titolare del bar Capatosta, molto chiacchierato per presunte frequentazioni mafiose, da qualche giorno ha fatto perdere le sue tracce: i suoi genitori, gli amici, e la stessa Annabella sono spaventati dalla totale mancanza di indizi, tanto da essere indotti a pensare al peggio. Malgrado la corte assidua che lei riceve dal collega, il magistrato Ferruccio Landi, che decide di assecondare la sua indagine personale alla ricerca di Tano, Annabella non recede dal suo desiderio. Ha molte ferie arretrate, raggiunge la sua casa di Piano alla vigilia di un Natale che appare molto problematico, e qui comincia a ricevere misteriosi messaggi: solo lei sa che una filastrocca di Gianni Rodari, una bottiglia di vino rosso pregiato, e altri segnali misteriosi sono la prova inequivocabile che Tano è vivo, ma non può farsi vivo con lei, perché è in grave pericolo.
Un delitto che ha visto la morte di una donna che somiglia come una goccia d’acqua ad Annabella, forse è opera dello stesso Tano, sospetta la polizia.
L’intrigo, sempre più aggrovigliato, viene dipanato in ben 111 brevi capitoli, nei quali l’autrice mette tutta la sua verve di napoletana, con tanti inserti in dialetto, tanti incontri con personaggi di contorno ben costruiti: la maestra Sullutrone che abita a Ravello, la giornalista Perla Argirò che sembra essere sempre sulla strada di Annabella, il prete don Ignazio, la poliziotta Scognamiglio, il cancelliere Dolly; e tante citazioni di libri, Wilde, Emily Dickinson, Trilussa, Rodari, un fiore emblematico, la bouganville, una luccicante vespa 50 rossa, quella della giovinezza di Annabella, titoli di canzoni, “Torna a Surriento”, di film , “Psycho”, locali mitici di Napoli, lo Chalet Ciro dove si beve una caffè straordinario, profumi cult, Chanel n.5, Tom Ford.
Insomma, una fantasmagoria di immagini, di colori, suoni, odori, sensazioni intorno a cui l’autrice costruisce la sua trama di ricerca dell’uomo sognato, amato, sfuggente, imprendibile. Un giallo napoletano leggero, pieno di scherzosa ironia, che l’editore Giunti propone con una copertina davvero riuscita: la costiera sorrentina, su cui si affaccia uno dei più bei panorami italiani, che vede le avventure di Annabella e Tano, alla ricerca di un passato ormai perduto.
Annabella Abbondante. Il passato è una curiosa creatura
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