Anni lenti di Fernando Aramburu

In "Anni lenti" attraverso gli occhi di un ragazzino di otto anni osserviamo le vicende di una famiglia di San Sebastian negli ultimi anni della dittatura franchista. La povertà si percepisce sin dalle prime righe, anche le ambientazioni ne sono intrise. I protagonisti si delineano nello svolgersi della narrazione e ognuno di essi si esprime attraverso il proprio modo di affrontare la vita, con rassegnazione come zio Vicente, con rabbia e autorità come zia Maripuy, con leggerezza come la cugina Mari Nives e con caparbietà sconfitta come il cugino Julien.

La vita nella provincia basca non è semplice e chi si oppone più o meno manifestamente al regime non trascorre dei bei momenti. Un velo di malinconia pervade tutto, ma si aprono degli squarci di ironia che fanno perfino sorridere. La drammaticità di alcuni episodi non raggiunge mai la crudezza, il dolore fisico delle botte ricevute e le ferite sanguinanti sembrano non produrre vero dolore e le umiliazioni e le maldicenze non scalfiscono gli animi che rimangono impassibili. Sembra quasi che i sentimenti rimangano sospesi, con una accettazione e una rassegnazione delle vicende della vita di cui si può solo prenderne atto.
Lo stratagemma letterario che escogita l’autore, Fernando Aramburu, per raccontarci la storia è geniale: leggiamo la bozza del libro che il ragazzino ormai adulto scrive al proprio editore, che è l’autore stesso, intervallando alcuni capitoli in forma quasi definitiva ad altri ancora sotto forma di appunti, dandoci addirittura la possibilità di scegliere tra due diversi finali della storia, mescolando realtà e invenzione narrativa, almeno così ci fa credere.

Al termine della lettura si ha l’impressione di aver vissuto in quella casa, in quei vicoli bagnati dalla pioggia, di aver respirato l’odore dei cibi, delle persone, di aver sentito le grida, i pianti, di aver visto i colori del mercato, di aver spiato i sorrisi fugaci e quegli occhi velati di malinconia che nascondono un tripudio di sentimenti così difficili da esprimere.