Appassionata
- Autore: Mario Dal Bello
- Genere: Musica
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Edizioni Paoline
- Anno di pubblicazione: 2014
Daniela Dessì, regina italiana del bel canto, per un quarto genovese, sarda, toscana, emiliana
Una voce di rugiada, pura e con un velo di melanconia. È così che le qualità del soprano Daniela Dessì si sono rivelate per la prima volta al musicologo Mario Dal Bello. La cantante lirica genovese interpretava una sofferta Elisabetta, nel Don Carlos di Verdi. È nato in quell’occasione il libro intervista nel quale si racconta proprio all’amico critico musicale: “Appassionata. Incontro con il soprano Daniela Dessì”, (Libroteca/Paoline, 78 pagine 10 euro).
Un volume, assicura l’autore, cresciuto all’impronta, senza troppa programmazione, in un clima di condivisione spontaneo.
Daniela vive a Gussago, poco distante da Brescia, col marito Fabio Armiliato, tenore. Ha un figlio ventenne, Jacopo – che si augura di vedere presto sistemato e dal quale vorrebbe un nipotino, perchè no? - e un pastore tedesco, Zelda, che riempie di affetto e premure. È nata a Genova, nel 1957, ma si sente ancora una ragazzina. Simpaticamente, sostiene di aver rappresentato fin dalla nascita l’unità d’Italia: per parte di nonni, è per un quarto emiliana, un altro toscana e un terzo ligure, oltre all’evidente 25% sardo (il cognome non mente).
In più, è una bella donna – a detta del recensore, che in questo caso si sostituisce a Dal Bello – il che certamente non guasta e la colloca nel novero ristretto delle soprano più efficaci e credibili sul palcoscenico. Una cosa, infatti, è soffrire per le ambasce della tisica Mimì, in Boheme, rappresentata sulle scene da una interprete snella e aggraziata come Daniela o Anna Moffo o Raina Kabaivanska, citando due nomi di qualche anno fa per non far torno a nessuna delle colleghe della Dessì in servizio effettivo.
Lo stesso si può dire nel caso dell’adolescente Butterfly, della sensuale Carmen, delle donne di piacere Violetta (Traviata), Manon Lescaut e tante altre eroine del melodramma. Non è accettabile vedere nei panni di quelle figure femminili così seducenti delle soprano con la voce straordinaria, ma fisico statuario wagneriano. La credibilità scenica è un valore aggiunto in quello che resta pur sempre un genere di spettacolo teatrale. Non se ne può più di bionde valchirie piantate pressochè immobili sulle tavole del boccascena, come un armadio a due ante in carne ed ossa.
Amore a prima vista quello di Daniela per il bel canto. Amore infantile. Galeotta fu la capitale. Aveva 11 anni ed era in vacanza dalla zia, che aveva chiesto alla mamma il permesso di farle fare la comparsa nella stagione estiva dell’Opera di Roma, alle Terme di Caracalla, con lo zio, che cantava da basso. Così si diverte e guadagna pure qualcosa. Si rappresentava l’Aida e fu una specie di rivelazione. Nessuno riusciva più a frenarmi, cantavo dalla mattina alla sera, tutti i ruoli, da basso, da tenore, da soprano. La zia diceva che voce ha questa bambina! E pensare che la nonna materna commentava da buona toscana: Mi sembri una gallina spennata! Ma era solo una battuta.
Nelle calde sere di un’estate romana, si è innamorata definitivamente della lirica. Ha cominciato ad ascoltare tutte le opere del grande repertorio e ha deciso: avrebbe fatto la cantante lirica.
La vocazione per il canto è nata il giorno in cui per la prima volta ha partecipato a una prova. Era chiaro: sarei stata Aida!
Daniela e Mario si sono incontrati, hanno conversato a lungo ed è venuta su la figura nitida non solo di una delle grandi artiste del canto del nostro tempo, tra le più raffinate interpreti del teatro lirico, ma una donna dalla personalità prismatica, forte e sincera, sensibile e appassionata.
Infatti, è una delle voci internazionali più importanti, oltre che la soprano italiano più famosa al mondo. È interprete di riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista. Voce splendida, tecnica impeccabile e istinto drammatico, vanta all’attivo più di 70 titoli operistici. Ha ricevuto nel 2008 dalla critica musicale italiana il Premio Abbiati, nel 2011 il Premio Belcanto "Celletti" come "soprano assoluto" e nel 2013 l’International Opera Award, in pratica l’Oscar della lirica. Ha collaborato con direttori come Karajan, Giulini, Maazel, Levine, Muti, Abbado, Chailly, Metha, registi come Ronconi, Strehler e Zeffirelli. Ha cantato con nomi famosi, tra i quali Placido Domingo e Luciano Pavarotti.
Appassionata. Incontro con il soprano Daniela Dessì
Amazon.it: 3,90 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Appassionata
Lascia il tuo commento