Appuntamento ignoto. Una indagine per Innocenti di Fabio Rennani

Ormai ci siamo abituati alle indagini fatte da nomi che non sono più anonimi, ma quasi familiari. Pensate al commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni, tra gli altri.
E Montalbano di Andrea Camilleri, che resta il “padre” di tutti i nuovi casi da risolvere, risolti o cold case. Poi ogni lingua ha i suoi generi, dalla crime fiction al noir e ai romanzi polizieschi francesi, i cosiddetti “polar”.
La verità è che se in Italia si sta attenti a come definire tutte queste indagini, il giallo prevale su tutto il resto, perché il giallo Mondadori è il classico libro rubato tra i romanzi dei genitori, è la sezione cospicua che trovi nelle biblioteche pubbliche italiane. Che poi non è nemmeno un ricordo dal momento che i classici del giallo vanno ancora a ruba in edicola e in libreria.
Tra i nuovi ispettori in circolazione c’è Claudio Innocenti, che svolge il suo lavoro in una città che è fin troppo popolata da fantasmi, anche alti in termini di creatività narrativa e di archetipi come Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda con protagonista il commissario Ingravallo, detto “Don Ciccio”.

Nel frattempo, Fabio Rennani, ingegnere e scrittore come Gadda ha ultimamente scritto Appuntamento ignoto. Una indagine per Innocenti (Ugo Mursia editore, 2023). La quarta di copertina già dice parecchio, noi saremo ugualmente discreti.
In una Roma ancora mite e splendida, autunnale, una donna di nome Adele Conti esce di casa prima delle dieci di sera, per fare una passeggiata - dice al marito, ché è in poltrona a guardare svogliatamente la televisione. Adele Conti è da poco diventata una donna che non lavora più, una pensionata, dopo trent’anni di servizio in una grande azienda romana. Una donna di successo, dirigente amministrativa, che non avrebbe mai lasciato il lavoro, nonostante la stanchezza accumulata da decenni.
Ma stare a casa col marito le sembra un martirio, non hanno nulla da dirsi e poi in ufficio lascia il suo amante segreto di una vita. In realtà per niente segreto, perché negli uffici della azienda, tutti lo sanno e da un sacco di tempo. Una bella donna vestita sempre con gusto, si ritrova a casa a lavare i piatti e dimostra dieci anni di meno.
Il fondatore dell’azienda, la chiama pochi giorni dopo il pensionamento, Luigi Moretti, che ha una meravigliosa casa sull’Appia Antica, vicino alla tomba di Cecilia Metella, un uomo di notevole successo per proporle un contratto di consulenza per lavorare due giorni a settimana, sempre nel suo settore. Adele sembra rinata, si avvicina anche alla Chiesa della sua circoscrizione per aiutare le persone che non hanno soldi per fare la spesa. Anche in casa tutto è cambiato o meglio niente è cambiato.
L’infelicità domestica resta la stessa e in ogni caso Adele, donna intelligente, lo sa che non ha fatto niente per rattoppare il matrimonio, che è un’egoista ed egocentrica, che è passata anni davanti a quella chiesa senza mai fermarsi.
L’avevamo lasciata a fare una passeggiata, ma la mattina in casa non c’è e anche la figlia Elena, che convive con un giovane uomo in un’altra zona di Roma, comincia a preoccuparsi, perché con la madre si sono sempre sentite per un saluto, tutte le sere, alle dieci.
In realtà rispetto all’economia del romanzo, chi scrive ha detto poco, non toccando la seconda parte, ricca di colpi di scena, di segreti e bugie che vengono a galla.

Ma lo scrittore nel libro, spostandosi sull’ispettore Claudio Innocenti, che veste in jeans stretti, coi capelli sbarazzini e la barba di tre giorni non fatta, ha ancora un certo ascendente sulle donne e soprattutto sulla criminologa Patrizia, che, in ogni caso, sa che è un uomo separato con un figlio che vede soprattutto nei fine settimana.

Questo interesse l’uno per l’altra che sta crescendo poco a poco, arricchisce la trama concitata, per un love affair ancora agli inizi.
È un libro page turner, se non lo finisci è perché hai bruciato tutta la cena e i gatti di casa, sulla cena, ci mettono il loro muso goloso (ma ci saranno i gatti? Time out).
Giallo serrato, pieno di avvenimenti e avvincente, ben scritto, attraversato anche da pagine rosa, scritte in una maniera che ti spinge a sapere di più sulle conseguenze dell’amore nato da pochissimo (e fragile) tra Claudio e Patrizia, i loro nomi e non più solo le indagini.