Argento vivo. L’Italbasket da Euro 2003 alle Olimpiadi 2004 di Marco Gaetani

Marco Gaetani, giornalista sportivo esperto di varie discipline, ha scritto Argento vivo. L’Italbasket da Euro 2003 alle Olimpiadi 2004 (66thand2nd, 2024) per far rivivere il più grande risultato ottenuto dalla nostra nazionale di pallacanestro: il secondo posto ai giochi olimpici di Atene, dove ci superò solo l’Argentina della Generación dorada di Manu Ginóbili, Andrés Nocioni e altri campioni. Questa impresa è stata il coronamento di due anni indimenticabili, in cui il gruppo guidato da Carlo Recalcati riuscì a conquistare il bronzo agli Europei giocati in Svezia e sconfiggere molte delle squadre più titolate, anche gli Stati Uniti nell’amichevole di Colonia.

L’autore narra in maniera estremamente dettagliata il biennio vissuto dalla compagine azzurra: i ritiri, le tournée, gli episodi avvenuti negli spogliatoi, le convocazioni e, soprattutto, le partite delle grandi rassegne internazionali, ripercorrendole quasi possesso dopo possesso, canestro dopo canestro. Il suo racconto non è frutto solo di un accurato studio dei materiali d’archivio, ma è arricchito dalle interviste realizzate a tutti gli azzurri, dai cestiti più conosciuti (il capitano Giacomo Galanda, Gianluca Basile, Gianmarco Pozzecco…) a quelli meno noti al grande pubblico, come Davide Lamma e Rodolfo Rombaldoni. E un grande spazio è giustamente dato alla figura di Carlo Recalcati, l’allenatore che, in una fase in cui il movimento iniziava a mostrare i primi segni di declino, seppe costruire un gruppo vincente, motivando ogni giocatore e ritagliandogli il ruolo più adatto, ricercando allo stesso tempo il talento e la disponibilità al sacrificio.
Gaetani mette bene in evidenza come la forza della nostra selezione era riuscire a superare i momenti difficili che incontrava nel corso delle partite e nello svolgimento dei tornei. Fu così in occasione della rassegna continentale del 2003, con la formazione azzurra che nel girone iniziale fu quasi eliminata prima di rendersi protagonista di una serie di grandi partite, fino a quella più importante, che valeva la medaglia di bronzo e la qualificazione olimpica, disputata contro la Francia di Tony Parker e vinta sulla sirena, con l’ultimo rimbalzo catturato da Denis Marconato.
Anche ai Gioghi olimpici l’Italia soffrì molto nel girone eliminatorio, che superò grazie alle vittorie con la Nuova Zelanda e la Cina. Poi la netta affermazione contro Portorico fu il preludio a quella che sarebbe stata la più bella partita di sempre dell’Italia del basket: la semifinale contro i giganti della Lituania. A lungo in svantaggio, smentendo ogni pronostico gli azzurri ribaltarono il match con una serie di giocate straordinarie, come la tripla assurda e “ignorante” di Basile:

La prende praticamente trai i piedi, il cronometro dei 24 sta scadendo, è tutto spostato sul lato sinistro, più vicino alla linea laterale che a quella dei tre punti. Raccoglie il corpo, alza la mano. Solo rete.

Per tutti gli appassionati, la squadra di Recalcati non sarà mai quella che ha perso la finale olimpica ma rimarrà per sempre quella che ha vinto la medaglia d’argento, dopo aver lottato, senza alcuna paura, contro gli avversari più forti. Come ha raccontato Pozzecco:

Mi piace molto fare un paragone con i pugili più difficili da affrontare: non andavamo giù mai anche se continuavano a prenderci a pugni.