Arrivederci piccole donne
- Autore: Marcela Serrano
- Casa editrice: Feltrinelli
“Arrivederci Piccole Donne” ricorda nel titolo e in alcuni spunti della storia il romanzo "Piccole donne" di Louise Alcott ma da esso differisce in tante parti.
Nella storia, Marcela Serrano fa rivivere un periodo travagliato della sua terra che è anche quella delle protagoniste, il Cile. La scrittrice narra di quattro giovani donne, non sorelle ma cugine, cresciute nella proprietà familiare ereditata dal nonno. Nieves, Ada, Luz e Lola ricordano, man mano che si snoda il racconto, parte della loro infanzia e giovinezza trascorsa al Pueblo, ove si trovava la segheria, un tempo possesso della famiglia.
Quel che accomuna i due romanzi consiste, in particolare, nel carattere delle quattro cugine. Nieves, la Meg della storia, vive a Santiago e sceglie un destino tranquillo. Sposa un ragazzo buono ma senza molte possibilità economiche.
“Essere la più grande le aveva conferito un certo garbo, un misto di grazia e di potere che, in teoria, nessuno le avrebbe mai portato via”.
Ada somiglia a Jo: indipendente ed energica, dopo un amore infelice nella terra natia, vorrebbe fare la scrittrice. Inoltre non può dimenticare ciò che è successo in Cile.
“L’11 settembre 1973 fu il momento dei combattimenti radicali, irreversibili. Le cose non sarebbero mai più state come prima. Come se il Cile si fosse bruscamente trasformato in un altro paese”.
Così, dopo il golpe, si trasferisce in Europa ove fa, in varie città, le più svariate esperienze, a volte anche pericolose.
Luz ricorda Beth, buona ma fragile.
“Sono stata terribilmente timida. Ci sono stati momenti in cui il semplice fatto di rivolgere la parola a un altro essere umano mi faceva star male... Attualmente vivo le umiliazioni del mio corpo. E queste umiliazioni hanno un nome: malattia”.
Sulla scia della tristezza, della malinconia, ma forse anche della consolazione, Luz sceglie un lavoro particolare, in Africa, presso l’organizzazione Medici Senza Frontiere.
Infine c’è Lola, simile a Amy, donna di successo che dalla vita ha avuto molto (lavoro, marito, figli) ma non si sente del tutto soddisfatta.
“Ma se la sua vita era stata un susseguirsi di successi, allora come mai le ferite fanno male? Che cosa aspettano a cicatrizzarsi?”.
Nel romanzo l’11 settembre è una data fatidica che si ripete, dopo il 1973, in maniera sconvolgente, ancora una volta nella vita di tanti nel 2001, ma già l’anno precedente, lo stesso giorno aveva segnato e cambiato la vita di Ada. Dopo questi fatti, le protagoniste si ritrovano ancora una volta nella casa al Pueblo. Non sarà questo, però, un incontro risolutivo bensì un intrecciarsi di esperienze e di ricordi di donne con un passato alle spalle fatto di gioie ma anche di malinconie e rimpianti. Queste cugine, in parte simili alle sorelle del romanzo della Alcott, sono però più libere, più indipendenti, più moderne ma, come molte al giorno d’oggi, meno unite e più sole.
Arrivederci piccole donne
Amazon.it: 8,55 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Arrivederci piccole donne
Lascia il tuo commento