Arriveranno i fiori del sangue di Stefano Tura

Intrighi di morte. Giornalista e scrittore bolognese, specializzato in cronaca nera, Stefano Tura è uno dei maggiori giallisti italiani. In Arriveranno i fiori del sangue (Mondadori, 2005) ci trascina nell’indagine sulla scomparsa di Livia, una giovane giornalista inviata nel Kosovo del dopoguerra.

Alvaro Grace è un poliziotto. Un poliziotto molto bravo. Un eroe, per tutti. O quasi.
Una volta, forse.
Eh sì, perchè oggi il nostro è come un’automobile impazzita, senza freni e senza sterzo.
È ancora un poliziotto, ma ha scambiato il distintivo con la bottiglia, fedele amica traditrice. Un paradosso, eppure è così.
Un giorno Luca, un suo vecchio amico giornalista, ricompare nella sua vita.
E gli chiede aiuto.
Il motivo? Presto detto: Livia, una sua collega, è stata inviata in Kosovo.
Uno di quei reportage per narrare ciò che è rimasto, dopo una guerra sanguinaria.
Livia da tanto, troppo tempo, non dà sue notizie.
La versione ufficiale? La ragazza è morta in un banale incidente stradale.
Perché, però, in Italia è arrivata solo una bara sigillata?
Alvaro partirà, lancia in resta, e sul posto troverà aiuto in Sasko, un ragazzino che vive alla giornata e si arrangia come può.
Scavando in quel fango, Alvaro scoprirà che Livia stava indagando su una serie di omicidi. Le vittime? Sempre ragazze.
Cosa si nasconde dietro quello scenario dell’orrore?
L’ennesimo gioco di potere che miete vittime innocenti e fa ingrassare chi tira i fili, la solita storia.
Fili che il nostro, inutile dirlo, cercherà in tuti modi di recidere.

Stefano Tura ci porta in un dedalo di morte e corruzione, violenza e perversione.
Il tutto condito con uno stile narrativo fresco e tagliente, una lama di rasoio affilata e arrugginita che inciderà la carne con una facilità disarmante.
Ma non temete, non sarà quel dolore cattivo bensì proveremo quella sensazione bruciante che ci terrà svegli, pronti a ciò che accadrà.
Personaggi sapientemente dettagliati, attori su carta che metteranno in scena per noi uno spettacolo a dir poco agghiacciante.
E non potremo fare a meno di guardare.
Descrizioni minuziose, ma non per questo pesanti, dialoghi potenti e un epilogo che esploderà in tutta la sua potenza.
Se siete amanti del genere thriller, avete trovato il libro giusto.
Se non lo siete… io un’occhiata a queste pagine la darei ugualmente.