Aspetta primavera, Bandini di John Fante

Arturo è il maggiore dei tre fratelli della famiglia Bandini: sarà la sua voce a raccontare, nella maggior parte dei capitoli, le vicende della vita in una piccola cittadina del Colorado, luogo che offre poco alla propria famiglia soprattutto nel periodo invernale. Suo padre, Svevo, un abruzzese che ha visto poco dell’Italia, è senza lavoro a causa di una nevicata che impedisce al povero muratore di costruire. A peggiorare la situazione della famiglia è l’arrivo di Donna Toscana, la nonna di Arturo, che non farà altro che avere pretese in casa altrui. Donna Toscana considera Svevo uno sfaticato, un uomo che ha saputo offrire poco a sua figlia e l’uomo si troverà così costretto ad allontanarsi da casa e a rimanere ospite dell’amico Rocco Saccone, anch’egli muratore che vive in un albergo. E’ grazie a questa amicizia che Svevo troverà lavoro presso la vedova Efie Hildegarde, donna facoltosa e possidente di terreni nella cittadina.

In queste pagine si alterneranno la gioia e il disagio di Svevo, giorni di duro lavoro e di rimorso a casa della donna. Il suo fascino italiano lo faranno preda delle sue attenzioni ed anche in questo nuovo rapporto il peso della sua povertà lo farà sentire fuori luogo. È Arturo di quattordici anni che soffre maggiormente la lontananza del padre e sarà lui a recarsi a casa della vedova per convincerlo a tornare a casa dalla madre. Sullo sfondo della vicenda le difficoltà di un vivere quotidiano di una famiglia modesta di origini italiane, origini che fanno provare vergogna al giovane protagonista che troverà l’espediente a quella noia innamorandosi di una compagnia di classe che però non lo degnerà neanche di uno sguardo. Padre e figlio vivono entrambi lo stesso disagio esistenziale, fatto di restrizioni, di sacrifici e di denigrazione. Nel romanzo si renderà manifesto la forte fede religiosa e l’affetto che gli uni sentono nei confronti degli altri, i tre figli si prenderanno cura della madre sofferente a causa della mancanza del marito e della consapevolezza di esserne tradita.

"Aspetta primavera, Bandini" è un romanzo autobiografico, in cui Fante sottolinea la difficoltà dell’integrazione, la voglia di rivalsa della gente povera, che fa riflettere sulla nobiltà di certi ideali. Linguaggio semplice, descrittivo, a volte crudo, a volte trafelato, attraverso il quale traspare il sentimento dell’autore nel riportare fatti appartenuti al proprio quotidiano. Arturo sarà il protagonista di altri romanzi di Fante: ecco perché la fine del romanzo non lascerà con la nostalgia di salutare una famiglia che potrebbe essere la nostra.

Le autrici di questa recensione sono due scrittrici emergenti: clicca sul loro nome per conoscerle meglio!