Aspettando buone notizie di Kate Atkinson

Chi può voler fare del male all’adorabile dottoressa Hunter?

Corri Joanna, corri, le aveva gridato la mamma, prima di cadere nel grano alto, colpita al cuore dalla lama. La sorellina Jessica era riversa sul corpo del loro cane e il sangue bagnava la terra asciutta. Sapeva che avrebbe dovuto dirigersi verso il fratellino, un anno nemmeno, per slegarlo dal passeggino. Ma quell’uomo l’aveva già raggiunto e lei non doveva pensare ad altro che scappare. Dopotutto Joanna aveva solo sei anni.
A distanza di tre decenni, quello che l’addolorava era non riuscire a ricordare il nome del cane. E non c’era più nessuno cui chiederlo, scrive Kate Atkinson, chiudendo l’antefatto adrenalinico del thriller “Aspettando buone notizie”, Marsilio editori, 376 pagine 18,50 euro.

Mano felice quella della scrittrice di York che vive a Edimburgo. Un giallo europeo quindi, lettura consigliabilissima, eccitante. C’è una quantità di personaggi in questa storia e di vicende e anche di decessi – provocati, accidentali, fatali – e Atkinson riesce a governarle e incrociarle con maestria, come tanti romanzi nel romanzo. Tanti pezzi di un puzzle, via via sempre più chiaro.
Tra gli altri protagonisti c’è Reggie Chase, l’aiutante domestica e baby sitter di casa Hunter. Ha sedici anni, ma ne dimostra dodici, anche se dentro di sé ne sente cento. In casa della dottoressa Jo sta bene, si prende cura del piccolo di un anno e, se potesse, resterebbe tutto il giorno e anche di notte a vivere in quel nucleo familiare tanto più amorevole del suo. Non ha una famiglia regolare, è orfana di madre e ha dovuto inventarsela, per poter raccontare una vita normale alla dottoressa. Il padre... gli uomini hanno caratteri negativi o secondari in questa storia, a parte uno.
Le donne, invece... c’è l’ispettore capo Louise Monroe, che ha un figlio sedicenne problematico e una relazione con un ortopedico, Patrick. Sono ancora sotto gli “anta”, lui riesce a tenersi in tiro, lei è un po’ appesantita.
Altrove, c’è il detective Jackson Brodie, uomo interessante, ragazzo-padre. È alle prese con una figlia che cresce, Marlee, dodici anni, sempre più indipendente: ieri ti seguivano docili e fiduciosi come se l’universo fosse nelle mani del loro papà, ti giri un attimo e si sono trasformati in soggetti pensanti e contestanti.
Tutti vogliono bene alla dottoressa Hunter. È una donna deliziosa e affidabile, diversamente dal marito, che ha un’attività imprenditoriale tutt’altro che prospera, sembra anzi in combutta con un criminale.

Chi si avvia a diventare un poco di buono è il fratello maggiore di Reggie. La preoccupa, farebbe di tutto per tenerlo alla larga. Lo considera irrecuperabile.
Tutti amano la dottoressa Hunter. Sì, era la bambina di sei anni, Joanna, sfuggita correndo a perdifiato nel grano all’assassino che aveva accoltellato madre, sorella e fratellino.
Ora, quel maniaco ha scontato la pena e sta per essere rilasciato. Andrew Decker ha cinquant’anni, a venti ha massacrato una famiglia intera, anche se i colleghi lo definivano un ragazzo normale. In carcere ha studiato, ha preso la maturità e una laurea in filosofia.
Joanna Mason Hunter viene sottoposta a un programma di protezione, ma non ci si può mai considerarsi veramente al sicuro. Louise è dolorosamente consapevole di questo limite.

Oggi non c’è bisogno che vieni, è andata via col bambino a trovare una vecchia ammalata.

Il signor Hunter risponde con fare scocciato alle domande di Reggie: che significa se n’è andata? Dove? Non aveva mai parlato di un’anziana parente. Eppure è una donna trasparente, solare. Alla ragazza questa storia non va giù.
Dietro casa c’è stato un deragliamento, un treno ha investito un’auto precipitata da un ponte che scavalca i binari. Al volante del veicolo c’era la donna che ospitava in casa la giovane orfana. Una coincidenza?
Reggie sospetta di tutto e di tutti . Soprattutto vuole venire a capo della scomparsa della dottoressa. Non è da lei allontanarsi senza avvisarla.
C’è un uomo coinvolto nell’incidente ferroviario. È Brodie. In lui trova comprensione. E competenza investigativa.