Autostop per l’Himalaya di Vikram Seth

Vikram Seth è un autore indiano famoso per “Il ragazzo giusto”, molto più di un romanzo familiare, dove ci fa immergere sapientemente nel suo Paese, durante il periodo che segue la partizione del subcontinente, avvenuta nel 1947, grazie alla profonda capacità di descrivere la cultura indiana spaziando dall’arte alla politica, dalla poesia alla religione.

Ebbene in questo suo diario-reportage, dal sapore autobiografico, intitolato “Autostop per l’Himalaya” (pubblicato in Italia da TEA), Vikram Seth ci racconta del suo viaggio da studente ospite dell’Università di Nanchino, in Cina, alla scoperta dell’entroterra della Repubblica Popolare verso la “provincia” del Tibet.
Ci accompagna il suo racconto per strade fangose e meravigliosi paesaggi dove riflette sull’India, messa a confronto col gigante cinese, e ci dà un affresco della società e del popolo che incontra.
Persone gentili, che guardano con simpatia gli stranieri mettendosi in tutto e per tutto a loro disposizione, tra burocrazia e controlli, miseria e spiragli di capitalismo post Mao.

La narrazione si alterna alle vicissitudini del peregrinare di Seth, ragazzo alla ventura, felicemente entusiasta, animato dal desiderio di aprirsi all’altro e voler conoscere a tutto tondo il nuovo luogo. È un inno alla conoscenza diretta, senza filtri ideologici o pregiudizi.

“Autostop per l’Himalaya” ci fa immedesimare nel protagonista/autore e fa sì che anche chi legge riesca a sentirsi quasi nel bagaglio del ragazzotto sfrontato indiano che, contro tutto e tutti, fa il viaggio proibito.
Il libro è diviso in capitoli che ripropongono le varie tappe percorse durante il suo itinerario in poco più di un mese, siamo facilitati anche da una mappa che ci fa comprendere gli spostamenti e la vastità delle distanze.
Questo testo, pur descrivendoci una Cina risalente a oltre mezzo secolo fa, è anche un contributo alla memoria storica di paesi a noi sconosciuti e, da come traspare dalle vive parole che scrive, un resoconto di luoghi affascinanti. Un piccolo saggio senza filtri propagandistici né apologetici.