Baci da Polignano
- Autore: Luca Bianchini
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2020
Ci sono personaggi che creano un connubio talmente perfetto da dare l’idea che la storia si scriva da sola. E poi ci sono storie che sembra parlino di tutti noi, con un’ironia che è protagonista, una naturalezza che ci fa sentire accolti. Le pagine scorrono, piacevoli, senza nessuno sforzo. E ci si diverte, come si fosse al cinema.
Tutto questo sono i romanzi di Luca Bianchini, torinese innamorato della buona cucina, della Puglia; che di certo non si risparmia sui social, dove è presente ai suoi lettori con un ottimismo e una simpatia che si avvertono genuini.
In Baci da Polignano Ninella e don Mimì tornano a far parlare di loro, in tutti i sensi, perché Polignano è un paese piccolo, dove nessuno si fa gli affari propri. Per cui, quando viene lasciato dalla moglie Matilde (che fra l’altro non ha mai amato e lo ha tradito col tuttofare Pasqualino), il re dell’impero della patata si trasferisce a vivere da solo e può finalmente vedere Ninella, l’amore della sua vita. Un matrimonio mancato, il loro, perché i genitori si erano messi di traverso, che però non ha impedito ai due di diventare consuoceri, dato che il figlio di lui, Damiano, e la figlia di lei, Chiara, si sono sposati qualche anno prima.
In questo romanzo, che è il continuo dei fortunati Io che amo solo te e La cena di Natale, di cui sono state tratte anche le rispettive trasposizioni cinematografiche, ritroviamo tutti i personaggi principali, alle prese con le loro rocambolesche avventure.
Chiara e Damiano, appunto, patiscono qualche distrazione e nel frattempo hanno avuto una bambina, viziata dalla nonna Matilde, che li tiene in scacco. Orlando, figlio minore di don Mimì, è alla ricerca di una stabilità dopo aver rifiutato Mario, il ragazzo di cui era innamorato. Nancy, figlia minore di Ninella, è eternamente intenta a creare storie su Instagram, allo scopo di diventare la prima influencer di Polignano. E poi, ciliegina sulla torta, c’è l’invadente zia Dora, che proprio non vuole rinunciare a un trullo che ha ricevuto in eredità da una vecchia parente.
Don Mimì torna dunque da Ninella, che però nel frattempo ha un nuovo corteggiatore, un certo architetto milanese, di parecchio più giovane. E così, fra viaggi a Budapest, Mykonos e Milano, incursioni al supermercato e tuffi dagli scogli come se si fosse ancora dei ragazzini, i personaggi di quest’opera sbagliano, si perdono, comprendono. Poi, se è il caso, tornano sui propri passi. Spesso si capisce l’importanza di qualcuno quando lo si perde. Oppure invece, si conclude di stare molto meglio da soli, perché l’altro faceva sortire il peggio e non rendeva sereni.
Leggere Baci da Polignano di Bianchini è come ritrovarsi fra amici, seduti al tavolo a ridere, a bere del buon vino. È un antidoto al tempo che scorre, una sfida alle possibilità che la vita ci offre. Un inno all’attesa, perché niente è definito e agli errori si può riparare. Il vero amore sfida il tempo, rimugina e poi fa ritorno. È su uno scoglio, di notte. È da solo. È don Mimì che aspetta la sua Ninella.
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Un libro perfetto per...
Per chi ha amato i personaggi di “Io che amo solo te” e crede che il primo amore sia la scelta giusta.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Baci da Polignano
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