Bertrand Russel nacque a Trellech il 18 maggio 1872. Filosofo, matematico, logico, saggista, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1950: Russell è indubbiamente uno degli intellettuali più poliedrici del Novecento europeo e internazionale.
Seppe combinare il suo amore per la matematica alla passione per la filosofia, abbinando così lo studio del pensiero umano alla logica. Tra il 1918 e il 1925 Russell svolse una serie di ricerche sulla filosofia del linguaggio da cui derivò la concezione di un“ linguaggio ideale” inteso come raffigurazione della realtà e costituito di proposizioni molecolari o complesse riducibili a proposizioni semplici o atomiche, a loro volta formate esclusivamente di nomi.
In occasione dell’anniversario del suo compleanno, abbiamo scelto di celebrarlo con un elenco di curiosità che, forse, vi sono sfuggite su di lui. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.
Bertrand Russell: 10 curiosità che (forse) non sai su di lui
- Si salvò a nuoto da un incidente aereo
Nel 1948, all’età di 76 anni, Bertrand Russell ebbe un incidente aereo mentre sorvolava il Canale della Manica. Riuscì a salvarsi non solo grazie alla fortunata posizione in cui si trovava all’interno del velivolo (aveva preso posto nel reparto fumatori, accanto al portellone d’emergenza), ma anche grazie alle sue abilità di nuotatore: nuotò da solo per qualche miglio prima di essere salvato.
- Era un fumatore incallito
Come testimoniano numerose sue fotografie, Russell fumava la pipa incessantemente. A chi gli domandava per quale motivo non smettesse, il filosofo alludeva proprio al suo incidente aereo e rispondeva che il fumo non faceva male, tutt’altro: a lui aveva persino salvato la vita.
- Fu incarcerato più volte
A causa delle sue posizioni pacifiste, sostenute con articoli e manifestazioni pubbliche, fu incarcerato più volte. Scontò sei mesi di carcere una prima volta nel 1918 e fu condannato ad altri due mesi nel 1961, a 89 anni. Al giudice che voleva concedergli la libertà condizionale in cambio della garanzia di buon comportamento futuro, Russell rispose che non ne aveva alcuna intenzione.
- Su fondamenti invisibili di Mario Luzi ne contiene un ritratto
La poesia di Mario Luzi Nel corpo oscuro della metamorfosi, contenuta nella raccolta Su fondamenti invisibili, contiene un ritratto accennato del filosofo:"Una ragnatela di grinze, un volto
sconfitto di maestro d’Occidente
in cui più nulla è vivo che due punti — due occhi di lui — e il silenzio
- Fu maestro di Ludwig Wittgenstein
Tra il 1911 e il 1914 Russell ebbe come allievo Ludwig Wittgenstein, che aiutò sia impegnandosi a trovare un editore per il suo Tractatus logico-philosophicus, sia garantendogli un incarico a Cambridge. Successivamente, però, Russell disapprovò l’approccio filosofico di Wittgenstein, che a sua volta definì il maestro "superficiale e falso".
- Ebbe parenti illustri
Appartenendo a una delle famiglie nobili più antiche e importanti del Regno Unito, Russell ebbe un albero genealogico ricco di parenti illustri. Tra conti e duchi spiccano sicuramente il re Carlo II, suo fratello Giacomo II (nella seconda metà del Seicento) e persino la Regina Elisabetta II.
- Elaborò la famosa metafora della teiera celestiale
La metafora della teiera celestiale (o teiera di Russell) fu adoperata dal filosofo per spiegare la sua posizione in merito alla religione. Non essendoci prove dell’esistenza di Dio, essere scettici al riguardo dovrebbe essere del tutto accettabile. Invece, a causa dei secoli di storia e all’abitudine a inculcare presunte verità, l’ateismo è guardato con sospetto e considerato una stranezza.
- Si sposò quattro volte
La vita sentimentale di Bertrand Russell fu abbastanza turbolenta. Deciso a scardinare la morale vittoriana, l’uomo sosteneva che l’amore tra uomo e donna fuori dal matrimonio non fosse scandaloso, purché sincero. Di amori sinceri, a quanto pare, ne provò a sufficienza: oltre a numerose relazioni extraconiugali, si sposò ben quattro volte.
- Fu criticato da Benedetto Croce
Il suo pensiero suscitò anche numerose critiche. Tra queste, non si fece attendere quella di Benedetto Croce, che a proposito dello sviluppo della logica matematica dichiarò "pienamente provata" la "nullità filosofica" dei congegni elaborati.
- Scrisse il suo stesso necrologio
Nel 1937 consegnò al "Times" il suo stesso necrologio, in cui ipotizzava come anno della propria morte il 1962. Le previsioni si rivelarono errate: Russell morì nel 1970, a soli tre mesi dal suo 98esimo compleanno.
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