Abbiamo già visto che la biblioteca non è solo un luogo in cui prendere in prestito un libro, ma che questa offre una molteplicità di impegni e attività collettive. Tale varietà di servizi può essere uno dei motivi che vede la visita in biblioteca come l’attività culturale preferita degli americani nel corso del 2019.
I dati sul numero di attività culturali compiute in un anno
Secondo un report stilato da Gallup lo scorso dicembre e che aggiorna l’ultima analisi del 2001, ogni anno gli americani visitano una biblioteca 10,5 volte, rispetto alle 5,3 in cui vanno al cinema, le 4,7 in cui partecipano a eventi sportivi e alle 3,8 in cui vanno a un concerto o a teatro. Le biblioteche superano di gran lunga gli zoo (0,9 volte l’anno), ma anche i parchi divertimento (1,5 volte l’anno).
Rispetto al precedente sondaggio, le posizioni nella classifica delle attività culturali sono rimaste le stesse, sebbene il cinema abbia registrato un calo medio di 1,3 visite e siano aumentate, di contro, le visite medie a musei, eventi musicali o teatrali e ai parchi nazionali.
Le donne visitano le biblioteche il doppio rispetto agli uomini
Prendendo in considerazione il genere del visitatore tipo delle biblioteche, emerge subito con chiarezza che le donne amano molto più degli uomini andare in biblioteca: 13,4 visite per le lettrici contro le 7,5 per i lettori. Un valore quasi doppio che cammina di pari passo con la preferenza evidente degli uomini per i casinò (3,4 volte l’anno contro le 1,7 delle donne), per gli eventi sportivi (5,7 contro 3,7) e per i parchi storici nazionali (4,9 contro 2,4).
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Tra i 30 e i 49 si amano le attività culturali
Su quasi tutte le posizioni della classifica, i tassi di attività medi più alti sono compiuti dalla popolazione di età compresa tra i 30 e i 49 anni, mentre i più bassi si registrano per gli americani di età pari o superiore a 65 anni. Se però entriamo nel dettaglio delle attività per le singole fasce di età, possiamo subito notare che i giovani statunitensi di età compresa tra 18 e 29 anni visitano la biblioteca molto più frequentemente rispetto a tutte le altre fasce di età più avanzata: 15,5 volte in un anno, contro le 12,3 della fascia 30-49 anni, le 6,8 della fascia 50-64 e le 8,2 per gli over 65. Questo è causato probabilmente da ragioni di studio, visto che il periodo dell’università richiede una maggiore consultazione di libri rispetto ad altri momenti della vita. Però questa sembra non essere l’unica risposta: sono sempre i più giovani, infatti, i più assidui frequentatori dei casinò (4,4, volte l’anno). Un’ipotesi potrebbe essere che le fasce di età più mature si cimentino in attività che richiedono una maggiore stabilità finanziaria.
Le attività culturali connesse alla disponibilità economica
Guardano il quadro generale, più alto è il reddito, maggiore è il numero di attività culturali e di intrattenimento compiute dagli americani. Scendendo nel dettaglio, tuttavia, è interessante notare come le famiglie ad alto reddito preferiscano partecipare a eventi sportivi o musicali e andare al cinema o a teatro, mentre la biblioteca, che offre tutti i suoi servizi gratuitamente (incluso il WiFi), è la meta preferita da chi ha un reddito inferiore ai 40.000 dollari annui: 12,2 volte, contro la media di 9,45 volte per le fasce superiori di reddito. Ciò che lascia perplessi è che, nonostante abbiano redditi inferiori, gli americani nelle fasce più umili visitino i casinò con frequenza leggermente maggiore rispetto alle famiglie più abbienti (3,5 volte contro 2,35 volte in media).
La biblioteca è il luogo preferito dalle famiglie con bambini?
In realtà, le famiglie con bambini di età inferiore ai 18 anni preferiscono andare al cinema (6,8 volte contro le 4,7 di chi non ha figli), a un evento sportivo (6,7 volte contro 4,7) e in un parco divertimento (2 volte contro 1,3). La biblioteca, invece, attira quasi in egual misura famiglie con o senza bambini: le prima la visitano 10,1 volte l’anno mentre le seconde 10,8 volte.
La biblioteca rimane un luogo a cui affezionarsi
Per concludere, nonostante nel XXI secolo stiamo assistendo al proliferare di attività culturali virtuali e digitali (ebook, podcast, servizi di intrattenimento in streaming e giochi con realtà aumentata), le biblioteche sopravvivono come luoghi in cui, quasi una volta al mese, è possibile connettersi a internet, noleggiare libri o film, intrattenere i bambini con giochi di società e partecipare a eventi collettivi. Tutta una serie di attività analogiche che speriamo di cuore non muoiano mai.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Le biblioteche attirano più dei cinema: la lezione che arriva dall’America
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