Bugiarda
- Autore: Ayelet Gundar-Goshen
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giuntina
- Anno di pubblicazione: 2019
La casa editrice Giuntina propone il nuovo romanzo della scrittrice israeliana Ayelet Gundar-Goshen, dopo il grande successo tributato dal passaparola dei lettori italiani al suo “Svegliare i leoni”, libro di straordinaria potenza. Ora una copertina molto efficace, con un gelato rosso fuoco attraversato dal titolo del libro "Bugiarda", immette il lettore nell’atmosfera della grande città di mare, Tel Aviv, mai nominata, immagino, dove si svolge la vicenda che l’autrice racconta con grande perizia, intrecciando verità e menzogna, fatti certi e fake news, in un continuo rimando alla coscienza e all’etica di chi legge: da che parte porsi? Come interpretare i vari sentimenti che si alternano nel racconto? La menzogna è un grave peccato? Quanti tipi di bugie esistono?
Nello scavo psicologico che l’autrice fa, vivisezionando i suoi personaggi, emerge una sorta di relativismo, di “gioco delle parti” che sembra evocare tematiche pirandelliane, per cui ciò che appare è più vero della realtà stessa, manipolata, interpretata, dai vari attori che stanno sull’ideale palcoscenico di questa narrazione. Nufar è una ragazza di diciassette anni, non bella, un po’ complessata dal suo aspetto fisico di adolescente, brufoli, peso eccessivo, insicura perché a scuola non riesce ad essere apprezzata né corteggiata, anzi la sua compagna di banco con cui è cresciuta la esclude e lei si trova fuori dal gruppo che conta. Sta lavorando in una gelateria, un’occupazione estiva e un giorno si trova a servire un cono ad un noto cantante, recentemente in po’ in declino di popolarità, Avishai Milner.
Il ragazzo è nervoso e fra i due avviene un violento attacco prima solo verbale, poi lei fugge in lacrime umiliata dai suoi violenti commenti maschilisti per rifugiarsi in bagno, ma gli astanti, una poliziotta e altri passanti accorrono convinti che la ragazza sia stata molestata, cosa che lei piangendo conferma presa dal panico.
L’uomo viene fermato, interrogato, accusato malgrado sia effettivamente innocente, mentre Nufar si trova coinvolta in una realtà più grande di lei, trascinata in una bugia dalla quale non riesce più a districarsi. Levì Maimon, un ragazzo altrettanto complessato ed oppresso da un padre autoritario, dal piano superiore ha visto tutto e ha capito che la ragazza mente. Anche un mendicante che si finge sordomuto conosce la verità, ma non riesce a denunciare la ragazza. Insomma la vicenda si complica e l’autrice segue i fili delle varie interpretazioni del reale tirando dentro la storia noi lettori, altrettanto intrigati dalle possibilità che la verità si trasformi in menzogna.
Bugiarda è un libro di straordinaria attualità, con implicazioni psicologiche profonde, con risvolti inediti nei rapporti familiari, dove rivalità e disamore possono causare danni irreparabili. L’autrice tiene ben saldi i fili del racconto, dipanandoli in rivoli che coinvolgono altri interpreti: l’investigatrice Dorit, la madre di Nufar,la sorella minore Maya, più bella e popolare tra gli amici, il padre di Levì, i compagni di scuola, gli ammiratori/detrattori di Avishai Milner, costruendo un quadro sociale che appartiene a quel’ambiente ma che riveste implicazioni di grandissima attualità che sono comuni a tutte le nostre società, nel “tempo delle post-verità”.
La sofferenza di Nufar, incerta sul proprio comportamento, legata al giovane Lavì, prigioniera della sua menzogna attraverso la quale però acquista popolarità, successo, è una storia emblematica che parla della potenza della comunicazione virtuale, dei danni che i social fanno nel mondo degli adolescenti e di tanto altro con cui Ayelet Gundar-Goshen si confronta con coraggio etico e con grande maestria letteraria.
Bugiarda
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