Buonvino e il circo insanguinato
- Autore: Walter Veltroni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2024
In una recente intervista Walter Veltroni ha dichiarato che il commissario Buonvino, protagonista dei suoi gialli ambientati al commissariato di Villa Borghese a Roma, è diventato “un suo amico”, una sorta di fittizio alter ego che dell’autore condivide la passione per il cinema, per la sua città, per un atteggiamento sapientemente attento agli altri, collaboratori, amici ma anche gli estranei che la sua vita professionale gli fa incontrare. Con Buonvino e il circo insanguinato siamo ormai al quinto romanzo pubblicato da Marsilio, che esce con grande battage pubblicitario per la fortuna editoriale che questa serie riscuote presso il pubblico. Indubbiamente i gialli, con queste copertine che ricordano i classici “gialli Mondadori” che per decenni sono stati letti con passione dagli italiani, aiutano a elevare il numero sempre più scarso dei lettori che le statistiche denunciano.
Veltroni poi, con consumata abilità di comunicatore, riesce a infilare nelle sue trame poliziesche qualcosa in più. In questo ultimo romanzo infatti, durante la prima di uno spettacolo circense, il Circo Colaiacomo, che ha montato il proprio tendone al Parco dei Daini, poco lontano dal commissariato di Villa Borghese, mentre il pubblico assiste incantato alle esibizioni degli acrobati avviene un tragico incidente: la trapezista Manuelita, che dovrebbe essere afferrata in volo dal compagno, suo marito Alberto, manca la presa e precipita sulla rete di protezione che però non ne salva la vita: è caduta proprio sulla parte rigida cha assicura la rete ai pali di sostegno e per lei non c’è niente da fare.
Apparentemente un tragico incidente, ma per Buonvino che assisteva con attenzione allo spettacolo qualcosa non torna, come se l’apparente fatalità che ha coinvolto due acrobati abilissimi nascondesse qualche segreto. Ecco allora che il commissario, dopo le indagini di rito, comincia a interrogare tutta la comunità circense, scoprendo via via che quella grande famiglia che vive, lavora, mangia, dorme, pulisce, si esibisce e si ama, in realtà nasconde moltissimi segreti. Man mano che Buonvino conosce meglio i vari protagonisti della truppa itinerante, si rende conto che ci sono problemi di ogni genere, celati agli occhi del pubblico a cui appare una realtà allegra, festosa, rutilante di suoni e colori ma davvero falsa. Ci sono rancori, gelosie, rivalità, odi a stento trattenuti, amori infelici, infedeltà, solitudini che permeano quell’atmosfera di cui il riso sguaiato dei pagliacci mostra la doppia faccia.
L’autore non può che ricordare quanto l’amato Federico Fellini abbia lavorato sull’atmosfera del circo, quanto sia stato scritto su quel tema che appare il nucleo forte della filmografia felliniana e ancora quanto sia rimasto impresso nella mente dello stesso Veltroni/Buonvino la sua presenza al circo da bambino, uno spettacolo triste.
E poi i pagliacci, che lo terrorizzavano. Avevano, in genere, dei trucchi in viso tra il mostruoso e lo straziante [...] E poi quei tizi non erano sullo schermo o su un palco lontano. No, ti venivano vicino, a un metro, e se eri un bambino ti prendevano in giro. Eri la loro vittima, il loro bersaglio preferito.
Tutto il piccolo giallo di Veltroni in realtà esprime malinconia, tristezza. Sia quella relativa ai personaggi della storia, come Manuelita che muore dopo che sua madre ha perso la vita in uno strano incidente da poco, il suo rapporto col marito è in crisi, ha altri segreti che la fanno soffrire e le lacrime le bagnano il suo volto anche nell’ultima tragica fase della sua vita. Ma anche lo stesso narratore, Giovanni Buonvino, vive in modo malinconico i ricordi d’infanzia, la scoperta dolorosa della non esistenza di Babbo Natale, il circo e il ghigno triste dei clowns per i cui scherzi non riusciva a sorridere, o come anche la serata di Capodanno, che gli procura un indicibile senso di abbandono, di solitudine e di attesa.
Nel finale del libro, inatteso come si conviene, una storia di frustrazione, di disagio psicologico e di delusione viene spiegata a lungo e con partecipazione sincera da parte di chi intuisce che il male, così diffuso in questo tempi cupi, ci avvolge tutti.
Buonvino e il circo insanguinato
Amazon.it: 14,25 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Buonvino e il circo insanguinato
Lascia il tuo commento