Capire la mente. Oltre il sintomo
- Autore: Luigi Trabucchi
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2024
Se per molti lettori il nome del Dottor Luigi Trabucchi non dice nulla, basta andare in Veneto e, soprattutto a Verona, per rendersi conto che è noto a molte persone. Non solo per il suo contributo nella psichiatria, ma già da adolescente è cresciuto vicino all’ospedale psichiatrico di Verona di cui il padre era direttore. Di quella esperienza ha già scritto, perché la vicinanza ai malati mentali per Trabucchi è stata cura e prossimità, e ora nel suo ultimo saggio divulga quello che ha imparato in quasi settant’anni di vita.
Il libro, infatti, ha come titolo Capire la mente. Oltre il sintomo. Uno sguardo sul mondo nell’esperienza quotidiana di un medico (CN e Oligo editore, 2024) ed è un libro di divulgazione, scritto con molta attenzione ai termini usati.
Nessuno oserebbe dire che il libro di Luigi Trabucchi è un “Bignami” di psichiatria, anche se gli studenti potrebbero usarlo per dare le priorità agli argomenti trattati. Anzi Trabucchi è molto serio nel metodo: perché, si chiede, in questo lasso di tempo lungo la psichiatria sia diventata una branchia per le persone che vogliono risolvere i loro problemi con le medicine.
Farmaci che diventano sempre più utili per curare il sintomo psichico, ma che poco possono fare per quei problemi che investono la persona umana nel suo complesso.
Tra gli esempi presenti nel libro c’è chi ha perso il lavoro, chi ha perso la famiglia per il lavoro e, più in generale, ha perso la speranza nel futuro, non crede più in una vita spensierata come mostrano le pubblicità in televisione o su Internet o, in generale, la "povertà" personale, coniugale, affettiva, sociale e culturale.
Emerge una quotidianità rassegnata dove poi resta fondamentale un lavoro che faccia guadagnare bene, spesso rinunciando a lavori più artistici e precari perché "tengo famiglia".
Il più delle volte uno psichiatra vede arrivare donne svuotate da una quotidianità sempre più insopportabile, che invece aiuterebbero volentieri i loro partner in un lavoro part-time oppure si sentono dire dai datori di lavoro che hanno bisogno di maggiore disponibilità. In buona sostanza, poco lavoro per le donne che hanno figli piccoli da accudire. E in quel caso chiedono medicine per essere più allegre, meno tormentate. Trabucchi lo dice forte e chiaro: non ci sono medicine per persone che hanno sbagliato le loro scelte.
Per loro c’è lo psicologo o, meglio ancora, un partner che capisce l’infelicità della moglie/compagna/convivente. Il dottore non si fa illusioni su questo tipo di paziente, sa che troverà un medico che le prescriverà delle medicine, perché la società occidentale detesta chi è infelice.
Mentre la diagnosi psichiatrica è efficace sulla depressione, che è una malattia che colpisce tutti, ma che non ha un legame con quello di cui si è parlato precedentemente. Depressi possono essere i top manager, una casalinga, un’attrice famosa, un poliziotto. Solo medicine? No, ma bisogna vedere quanti sono gli oggettivi miglioramenti. Trabucchi ribadisce che i farmaci non sono stampelle e porta un esempio. Un uomo che ha problemi bronchiali ma non ha nessuna intenzione di smettere di fumare, non è depresso. È un malato con bronchiti continue perché fuma e anche in questo caso troverà il "cialtrone" di turno che gli dirà fumi pure, ma prenda queste compresse. Farmaci che aiuteranno poco, se il paziente non diminuisce neanche il numero delle sigarette. I dottori non sono dei santoni.
Poi nel libro vi sono i sintomi diagnostici come l’ansia, che non va trattata sempre farmacologicamente, ma con la psicoterapia e così la paura, ci sono pazienti che hanno paura della paura e hanno continui attacchi di panico. Poi si prendono in cura pazienti difficili che hanno disturbi bipolari o la schizofrenia, dove invece una terapia farmacologica è essenziale. Come anche nei soggetti che hanno crisi di paranoia.
Tra gli adolescenti, invece, l’anoressia e la bulimia sono cresciute moltissimo. E qui entra in gioco anche l’ammirazione per persone magrissime molto famose: la cantante pop Ariana Grande pesa 40 chili e sembra stia benissimo, come pure l’attrice Nicole Kidman, che essendo anche alta è un grissino. Pensare a loro non come persone, ma solo in virtù della loro magrezza è uno sbaglio clamoroso.
Mentre gli anziani poco possono fare contro il morbo d’Alzheimer e i disturbi neurovegetativi. Trabucchi poi ha preso in carico anche coppie, dove il partner maschile diventa improvvisamente manesco e violento. Magari queste persone hanno superato la crisi con la psicoterapia. Che poi è la novità di questo libro. Dopo anni in cui gli psichiatri non volevano nemmeno sentire le parole “seduta di psicoterapia” e molte resistenze, finalmente hanno capito che la parola e il conversare seduti su una sedia (il lettino dello psicoanalista freudiano è quasi un cimelio), possono aiutare più di un flacone di gocce. Ma essendo uno psichiatra, Trabucchi non poteva che concludere con una riflessione sul come prendere i farmaci, quanti, gli effetti collaterali, le dipendenze.
Un libro utile a tutti, insomma, tranne ai sani di mente e di corpo. Finché dura.
Capire la mente. Oltre il sintomo. Uno sguardo sul mondo nell'esperienza quotidiana di un medico
Amazon.it: 17,10 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Capire la mente. Oltre il sintomo
Lascia il tuo commento