Casalinghitudine
- Autore: Clara Sereni
- Genere: Libri di cucina
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2015
Casalinghitudine uscì nel 1987 e fu uno dei primi libri pubblicati con un ricettario. Un diario di ricette, scritto in prima persona, che diviene un diario storico non solo personale, della sua famiglia, ma anche di riflessione su un periodo, dagli anni sessanta agli anni ottanta, di ribellione e di conflitti sociali e politici. A distanza di trent’anni è tornato in libreria, con un’affettuosa nota dell’autrice, che ne ripercorre la stesura, e ristampato in una nuova veste grafica dalla Giunti Editore.
Clara Sereni è una scrittrice che ha saputo coniugare la sua storia personale e la storia di una generazione, la sua vita e il mondo esterno, con la passione per la cucina che ha sempre avuto un ruolo importante e costante in tutte le sue opere, come in Passami il sale e Le merendanze. Casalinghitudine è un termine ideato da lei stessa, che si rapportava ad una parola molto usata nel movimento femminista degli anni settanta, casalinghità, e che nel libro l’autrice descrive come un desiderio nostalgico e creativo di un mondo in cui ogni cosa ha il suo posto.
“… nella mia vita costruita a tessere mal tagliate, nella mia vita a mosaico ( come quella di tutti, e più delle donne) la casalinghitudine è anche un angolino caldo. Un angolino da modificare ogni momento, se fosse fisso sarebbe morire, le ricette sono una base per costruire ogni volta sapori nuovi, combinazioni diverse. Reinventare unico sconfinamento possibile, reinventare per non rimasticare, reinventare per non mangiarsi il cuore. “
Un’opera particolare ed originale nel quale il cibo diventa un linguaggio attraverso cui è narrata la sua storia personale e quella della sua famiglia. Ogni ricetta ha in sé un ricordo, un po’ come succede a tutte noi che, in qualche cassetto della nostra casa, custodiamo fogli di quaderno ingialliti con le dosi della torta della nonna o della marmellata della zia. Sono i ricordi della propria vita e la nostra autrice li ha raccolti in un libro, diventato poi un manifesto per le donne. Ogni ricetta sostituisce una data ed evoca un vissuto: l’infanzia, la famiglia, l’impegno politico, l’amore e la maternità. La nonna Alfonsa, coraggiosa, sempre vestita di nero come una contadina, somigliante a Golda Meir, viveva in Israele e lasciava in eredità La minestra dei Sette Grani, un piatto che allora come oggi celebra la maternità; la zia Ermelinda, elegante, raffinata, pianista, ex dama di compagnia della regina, i suoi Gnocchi di castagne; il padre Emilio, senza proferire parole assaggiava qualsiasi pietanza nuova venisse posta in tavola; la Pasta e fagioli, una bandiera del West sulla tavola di Clara e dei giovani sessantottini senza un soldo in tasca, fino al piccolo Tommaso e le ricette gustose per invogliarlo a mangiare. Il racconto di una vita nel luogo della memoria che da sempre è destinato a noi donne, la cucina. Un libro molto coinvolgente, scorrevole e intimo, che arriva dritto al cuore, e il cui destino, scrive la Sereni, fu deciso dalle donne.
“In tante e tante, negli anni, mi hanno detto di avere il libro in un posto a mezza strada fra il soggiorno e cucina, adornato da qualche ditata unta o da schizzi di pomodoro. Ecco, questo è il suo destino che mi piace di più: un piccolo manuale di cucina da fare proprio, anche, forse, con qualche suggerimento per cominciare a vivere. Con pagine e copertine manomesse, impiastricciate, perché vivere, comunque, è un gran pasticcio. “
Casalinghitudine
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Libro veramente bello che racconta<attraverso la cucina un pezzo di storia e nel contempo offre una testimonianza di una vita.