Cavalieri di Stefano Di Marino

Violante è un cavaliere. Lo so, di solito i cavalieri sono uomini nerboruti, a volte crudeli o comunque piuttosto violenti.
Non lasciatevi trarre in inganno: Violante è sì una donna ma sul campo sa il fatto suo, e l’ha dimostrato più di una volta.
Violante e il suo esercito, purtroppo, hanno conosciuto l’amaro sapore della sconfitta e ora deve recarsi dal Doge Ludovico con un salvacondotto.
In cambio lei dovrà portare a termine una missione rischiosa nell’Europa dell’Est.

Tutto qui, dunque?
Purtroppo no, poiché le incognite saranno parecchie.
Il viaggio sarò tranquillo o costellato da trappole?
Violente e i suoi compagni incontreranno molte persone, e non tutte avranno un’anima limpida…
Di chi fidarsi, dunque?
Forse è proprio il mandante della missione il primo a scommettere tutto sulla sua sconfitta?

Stefano Di Marino con “Cavalieri” (De Agostini Scuola, 1996, pp. 156) si cimenta in un fantasy per ragazzi, una sfida che vince a mani basse perché il suo stile narrativo è universale, che si parli di uomini d’azione dell’era moderna o di cavalieri poco cambia, dopo poche pagine la storia assorbirà completamente il lettore.
Una storia semplice da seguire, una storia che narrerà di gesti nobili e di altri decisamente meno lodevoli.
Forse non è un caso che questo libro faccia parte della collana Narrativa per le scuole. Sono convinto che, leggendo opere come questa, molti ragazzi ruberebbero più tempo a TV e divertimenti vari per poter vivere avventure meravigliose tra le pagine di un libro.