Cézanne e Renoir hanno condiviso un’amicizia artistica per molti anni. Un profondo sodalizio che ha pemesso loro di confrontarsi in un’epoca in cui la pittura stava cambiando ed era necessario portare un’innovazione che separasse la classicità dalle esigenze di un’espressione più moderna.
Entrambi lavorano su questo, ma in modi diversi e arriveranno a percorre strade originali e distanti ma che si confronteranno sempre su forma, luce e colore. La mostra a Palazzo Reale di Milano dal titolo Cézanne e Renoir ci racconta proprio questa amicizia, ma soprattutto ci mostra il loro percorso artistico attraverso una selezione di opere con soggetti paesaggistici, nature morte e persone che incidono per colore e forma nella nostra visione artistica.
Cézanne e Renoir: un’amicizia nei 150 anni dell’Impressionismo
Il 2024 è l’anno in cui si festeggiano i 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo. Movimento nato ufficialmente nel 1874, quando un gruppo di artisti decise di organizzare una mostra indipendente dei propri lavori. La mostra venne organizzata dalla Société anonyme des artistes peintres, sculpteurs et graveurs nello studio del fotografo Nadar, a Parigi.
Paul Cézanne e Pierre Auguste Renoir. Due amici e due pittori che hanno contribuito alla nascita dell’Impressionismo e con le loro opere hanno influenzato molte generazioni di artisti.
Promossa da Comune – Cultura con il patrocinio del Ministero della Cultura e dell’Ambassade de France en Italie, l’esposizione è prodotto da Palazzo Reale, Skira Arte e Museum Studio, in collaborazione con Musée de l’Orangerie e Musée d’Orsay, nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, e curata da Cécile Girardeau, conservatrice al Musée de l’Orangerie di Parigi, e Stefano Zuffi, storico dell’arte, con la collaborazione di Alice Marsal, responsabile degli archivi e della documentazione al Musée de l’Orangerie. Il progetto è realizzato grazie a Enel, in qualità di main partner, e grazie a Fineco, premium partner.
Cézanne e Renoir: la mostra a Palazzo Reale
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Fatte le dovute premesse, la mostra è indubbiamente interessante, perché accosta le opere dei due pittori, sono cinquantadue quelle esposte, le quali ci permettono di attraversare dagli anni ’70 dell’Ottocento fino ai primi del Novecento il lavoro di entrambi e il modo in cui i due pittori hanno dialogato fra di loro.
Erano amici, Cezanne e Renoir, e il loro dialogo, attraverso la scelta dei soggetti, è una delle esperienze più affascinanti che mi è capitato di osservare in questi anni. Entrambi cercano la loro più pura ispirazione; ma mentre Cezanne è controllo, misura, disciplina, geometria, Renoir è un’esplosione di colori, di materiale pittorico, di luce, di forza creativa che cerca con maestria il soggetto perfetto.
Entrambi però si confrontano con i paesaggi, le nature morte, i soggetti umani e vediamo fra di loro un dialogo interessante che nei dettagli delle pennellate li mette in un confronto inedito; non l’uno di fronte all’altro, ma vicini in una ricerca estatica della luce, per catturare - impressionare - la realtà.
Il percorso espositivo milanese parte proprio da questo dialogo per mostrare le affinità, ma anche il modo in cui entrambi hanno sviluppato una propria poetica espressiva che li ha portati su strade differenti, mantenendo però fra loro sempre un dialogo costante. Interessante, dopo aver visto i soggetti che hanno ispirato anche altri pittori, come Picasso, osservare la ricostruzione dei loro studi.
Alla fine della mostra infatti ci imbattiamo nella ricostruzione dei due studi ispirati dai documenti d’epoca, dove entrambi i pittori hanno realizzato le loro opere.
Il catalogo Cezanne-Renoir. Capolavori dal Musée de l’Orangerie e dal Musée d’Orsay è pubblicato da Skira Editore.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cézanne e Renoir, un’amicizia artistica in mostra a Palazzo Reale di Milano
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