Partendo da una delle sue celebri frasi “Nella prossima vita voglio essere un gatto”, diamo l’annuncio a chi ama Charles Bukowski, così come i gatti, che presto uscirà un libro inedito dedicato proprio a questi amici a quattro zampe.
Bukowski infatti, l’autore statunitense nato in Germania nel 1920 e morto all’età di 74 anni in California, ha sempre amato questa tipologia di felini. Scrittore e poeta conosciuto, oltre che per le sue virtù, anche per i suoi vizi, in realtà sembra aver avuto un cuore tenero. Così come è stato per Ernest Hemingway, Bukowski è stato spesso fotografato in compagnia dei suoi gatti, a cui ha dedicato persino delle poesie.
Ecco quindi che, ad ottobre 2015, la casa editrice Canongate (gruppo HarperCollins) pubblicherà in Usa e in Canada “On cats”, proprio un libro su questi compagni silenti, che Bukowski ha tanto amato, unico punto fermo di una vita in cui, invece, ha sempre messo in discussione tutto.
Un’esistenza dissipata, quella di Charles Bukowski, fatta di eccessi. Tanto da portarlo ad essere considerato un “poeta maledetto”, dedito all’alcol, al sesso, alle corse dei cavalli e, perché no, al turpiloquio.
L’opera quindi lascia trapelare, con sorpresa, il lato più tenero di questo autore, che si rivolge ai gatti come ai suoi “insegnanti”. Il padre di “Storie di ordinaria follia”, ha narrato in alcune poesie questa sua passione, fra cui ricordiamo “My Cats”:
“Lo so. Lo so./ Sono limitati, hanno diverse/ esigenze e/ preoccupazioni/ ma io li guardo e apprendo./ Mi piace il poco che sanno/ che in fin dei conti/ è molto./ Si lamentano ma/ non si angustiano,/ avanzano con sorprendente dignità./ Dormono con una tale semplicità/ che agli umani sfugge./ I loro occhi sono/ più belli dei nostri/ e possono dormire per venti ore/ al giorno/ senza esitazione o/ rimorso./ Quando mi sento/ abbattuto/ devo solo guardare/ i miei gatti/ e mi torna il coraggio./ Studio queste/ creature./ Sono i miei/ maestri”.
Presto ci troveremo quindi al cospetto di una grande quantità di materiale inedito di Charles Bukowski, in cui egli si esprime con generosa dovizia di particolari, nel descriverci questa ossessiva passione felina.
La casa editrice Canongate ha dichiarato di aver firmato un accordo con gli eredi dello scrittore, per la pubblicazione di ben tre volumi. Il primo dei quali vedrà la luce a luglio e tratta di una raccolta di lettere inedite sull’arte della scrittura. Nel mese di ottobre uscirà, come abbiamo detto “On Cats” e nel febbraio 2016 “On Love”.
Mentre sentire Bukowski dissertare sull’arte della scrittura, oppure parlare dell’amore, ci risulta più facile, difficile diviene avere a che fare con questa sua sensibilità “disarmante”, che gli ha fatto apprezzare creature tanto enigmatiche. Forse perché stride un po’ col “personaggio” Bukowski, quello sempre con la sigaretta in bocca, diremmo “ostentata” o il bicchiere di whisky. Con la camicia bianca e il volto “vissuto” di chi non si è trattato mai troppo bene nella vita. La barba incolta e l’espressione irrimediabilmente segnata.
Anche in questo campo però, egli “recupera” il suo stile crudo e diretto.
“Nella prossima vita voglio essere un gatto. Dormire venti ore al giorno e aspettare che ti diano da mangiare. Starsene seduti a leccarsi il culo. Gli umani sono dei poveretti, rabbiosi e fissati”.
Adesso sì, che lo riconosciamo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Charles Bukowski: presto in uscita un suo libro inedito sui gatti
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