Tra i favoriti dei bookmaker per il Premio Nobel per la Letteratura 2024 figura il nome di Gerald Murnane, che era già stato dato tra i papabili per il premio nel 2018 e ritenuto “uno dei migliori autori in lingua inglese viventi” dal New York Times.
Nato nei sobborghi di Melbourne nel 1939, lo scrittore australiano non è mai uscito dal suo paese natale - da tempo si vanta di non aver mai preso un aereo, ma magari il Nobel potrebbe costringerlo a uscire dai suoi confini.
Il romanzo più celebre di Murnane è Le pianure (1982), edito in Italia da Safarà editore che ha pubblicato di recente anche il suo romanzo d’esordio Tamarisk row (1972) e Una vita tra le nuvole, uscito per la prima volta in Australia nel 1976.
L’ultimo libro edito in italiano è Corpi idrici, una raccolta di racconti pubblicata da La nave di Teseo a settembre 2024 che contiene il suo “segreto” di scrittura.
Scopriamo la vita e le opere di questo bizzarro autore australiano tra i favoriti per il Premio Nobel 2024.
Chi è Gerald Murnane
Gerald Murnane deve essere un tipo alquanto bizzarro, da quanto si racconta. Di lui non si hanno notizie molto dettagliate, ma da quel che si sa non è mai uscito dall’Australia, non ama viaggiare, non ha mai avuto un computer ma solo una macchina da scrivere vecchio stampo, non possiede neppure la televisione e si guadagna da vivere, oltre che con la scrittura, gestendo un bar nella cittadina in cui vive, il Goroke Golf Club. Le sue più grandi passioni sono la letteratura e le corse dei cavalli, per cui ha sviluppato una vera e propria ossessione sin da bambino, ben ammaestrato dal padre Reginald che era un grande scommettitore.
Oggi Murnane ha ottantaquattro anni, il profilo scolpito di un attore, veste sempre le solite camice a scacchi e continua a vivere la sua esistenza tranquilla nella cittadina australiana di Goroke.
Della sua vita abbiamo poche notizie biografiche: da giovane provò a entrare in seminario, attratto dall’idea di una vita silenziosa e contemplativa, ma dopo poco tempo decise di abbandonare il suo proposito. Fu insegnante alle scuole primarie, dove conobbe la moglie Catherine, sposata nel 1966, dopodiché decise di lavorare come impiegato presso un ufficio governativo e di dedicare il proprio tempo libero all’insegnamento della scrittura creativa.
Il suo romanzo d’esordio, Tamarisk row, uscì nel 1974 ma non gli procurò molto successo. La stesura lo aveva tenuto impegnato per ben otto anni, prima Murnane aveva scritto soltanto poesie. Il suo libro capolavoro è considerato Le pianure (1982) che nel 2007 gli valse il Premio Patrick White.
Gerald Murnane non è considerato uno scrittore continuativo, le sue pause dalla scrittura possono durare anche più di un decennio. Nel 2009, dopo la morte improvvisa della morte Catherine, scomparsa a soli 43 anni, Murnane si è riaffacciato alla scrittura con Barley Patch che si apre proprio con la domanda: “Devo scrivere?”
Dopo la morte della moglie si è trasferito nella cittadina di Goroke, dove tuttora vive, per stare più vicino al figlio Giles. Nel 2017 ha pubblicato Border Districts, un anno dopo ha dichiarato che sarebbe stato il suo ultimo romanzo.
Gerald Murnane: le opere celebri
I romanzi di Gerald Murnane non presentano una vera e propria trama e hanno uno stile meditativo che si presta più al saggio che alla narrativa. Sono, in un certo senso, unici e bizzarri come il loro autore che nei suoi scritti torna spesso sugli stessi temi, ovvero le corse dei cavalli, l’alcolismo, la religione e l’amore non corrisposto.
Murnane non è uno scrittore complesso né sperimentale, ma tende a scrivere frasi molto lunghe e a creare opere speculari che, sin dal testo, fanno riferimento l’uno all’altra come in un gioco di specchi.
In Italia sono stati pubblicati tre suoi libri - di cui vi riportiamo la trama - tutti editi dalla casa editrice indipendente Safarà.
- Se volete scoprire la narrativa di Gerald Murnane vi consigliamo di iniziare dal suo capolavoro Le pianure, un romanzo che è già considerato un classico.
Il titolo originale è The Plains, si tratta di un romanzo utopico ambientato in un’Australia immaginaria e alternativa in cui le persone ricche e benestanti vivono in grandi tenute e fanno da mecenati ad artisti e filosofi. Il narratore della storia è un aspirante regista giunto fin lì per immortalare lo spirito della zona in una pellicola; ma presto capisce che non è venuto in quei luoghi solo per realizzare un film, ma anche per trovare sé stesso in quegli spazi sconfinati e luminosi. L’abilità di Murnane come narratore risiede soprattutto nella sua capacità di restituire tutta la bellezza del paesaggio australiano tramite descrizioni terse e raffinate che restituiscono al lettore la sconfinata bellezza della wilderness australiana.
Recensione del libro
Le pianure
di Gerald Murnane
Il libro è stato definito, per il suo eccezionale lirismo, un poema in prosa e si dice che riesca a toccare straordinari pizzi di commozione. Il New York Times ha definito Le pianure, il capolavoro di Murnane, in questi termini:
Può sembrare non tanto qualcosa di letto quanto qualcosa di sognato.
Le pianure
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- Il romanzo d’esordio di Murnane invece si intitola Tamarisk Row ed è molto diverso da Le pianure perché si configura più come un romanzo di formazione di stampo autobiografico. Il libro è sempre ambientato nell’entroterra australiano, nella cittadina di Bassett, ed è proprio qui che cresce il nostro protagonista Clement Killeato che allestisce immaginarie corse di cavalli, incitando la vittoria del suo prediletto, chiamato Tamarisk Row. Da bambino Clement si fa ragazzo ed è alle prese con la banda del bulletto Barry Launder che lo maltratta e le prime cotte per le ragazze che sembrano vivere in un universo impenetrabile. Proprio come Gerald Murnane anche il suo protagonista, Clement, si avvicina alle corse dei cavalli perché suggestionato dal padre, che nel libro si chiama Augustine, ed è un grande scommettitore.
Tamarisk Row
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- Il terzo romanzo di Murnane pubblicato in Italia nel 2022 con la traduzione di Roberto Serrai è Una vita tra le nuvole e, proprio come Tamarisk Row, propone una storia di formazione in parte autobiografica. Narra la storia di Adrian Sherd, un adolescente nella Melbourne degli anni Cinquanta. Proprio come Murnane anche Sherd è un sognatore, sempre con la testa tra le nuvole, che in preda alle prime pulsioni ormonali dell’adolescenza è tormentato dal conflitto tra la fede religiosa cattolica e il suo insopprimibile desiderio sessuale. In queste pagine Gerald Murnane compone un romanzo divertente e audace capace trattare di temi delicati quali la religione e la fede (ricordiamo che lo scrittore si era iscritto al seminario) senza mai risultare ripetitivo o cattedratico.
Se c’è un ingrediente che di certo non manca alla narrativa di Murnane è di certo la fantasia, di chi del resto è abituato a vivere “tra le nuvole”.
Una vita tra le nuvole
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- Nel settembre 2024 la casa editrice La nave di Teseo ha tradotto per la prima volta in italiano Corpi idrici, una raccolta di racconti che ci accompagnano alla scoperta dell’immaginazione e dell’universo letterario di Murnane.
Nella raccolta è contenuta anche la storia di L’entroterra di Gaaldine, considerata un vero e proprio manifesto di poetica di Gerald Murnane che contiene anche la spiegazione di cosa significhi per lui scrivere narrativa e le ragioni delle interruzioni così lunghe nel suo percorso di scrittura. Un vero e proprio “Murnane rivelato”, in odore di Nobel.
Corpi idrici
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Gerald Murnane, lo scrittore tra i favoriti per il Premio Nobel
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