Chi manda le onde
- Autore: Fabio Genovesi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2015
Tanti eventi felici o tristi per il nuovo romanzo di Fabio Genovesi, “Chi manda le onde”, che, metaforicamente, sono accadimenti della vita, spesso non immaginati che arrivano all’improvviso, come i movimenti del mare. Difficile, anzi, impossibile evitarli, però ognuno di noi, come i protagonisti della vicenda, dalle onde si lascia lambire oppure fugge.
Questa è la storia di Luna, una ragazzina albina, di suo fratello Luca, appassionato di surf, della loro mamma Serena, che nasconde la propria bellezza mozzafiato sotto camicie e abiti di foggia poco femminile, di Zot, nato a Chernobyl, cresciuto in orfanotrofio e che ora condivide la propria casa e vita con nonno Ferro, bagnino in pensione, uomo burbero almeno all’apparenza, di Sandro che a quarant’anni s’accontenta di fare il supplente in un liceo e, nei ritagli di tempo, il catechista anche se la religione non lo intriga più di tanto e dei suoi amici Rambo e Marino che si arrangiano come possono. Una marea di persone, un insieme di racconti anche se la voce narrante principale è quella di Luna e, quando parla lei, Fabio Genovesi usa un registro semplice, quasi infantile e, addirittura, volutamente, dimentica l’uso dei congiuntivi, proprio lui che scrive in modo inappuntabile. Il romanzo è ambientato nella terra cara all’autore, nella sua Versilia, a Forte dei Marmi dove il mare è elemento essenziale di vita.
Purtroppo, però, il mare, a volte, tradisce. Succederà anche a uno dei protagonisti e quell’onda che s’infrange su di lui sconvolgerà anche le vite degli altri. Da quel giorno tutto sarà diverso ma ognuno cercherà di restare a galla o, forse, spingersi un po’ più in là. E’ quello che la vita chiederebbe a Sandro che fino ad ora ha ricoperto un ruolo piuttosto passivo reprimendo sentimenti e desideri. A quarant’anni, però, tutto è più difficile e le trovate un po’ strambe, per dare un tocco di colore e cambiare le cose nella vita, non vengono perdonate, come succede per i bambini. Ecco, quelli più spontanei sono proprio loro, Luna e Zot, i più piccoli, quelli che però non sentono ancora il bisogno di difendersi dalle onde della vita, quelli che vanno sulla spiaggia a vedere cosa regala ogni giorno il mare e ad interpretarne, a modo loro, i messaggi.
Quanto a Serena, la sua vita è stata disegnata da un destino non precisamente voluto ma quei figli nati da incontri imprevisti, al limite del surreale, divengono tutto il suo mondo e l’amore per loro la rende forte e decisa anche se non toglie nulla di quella tanta umanità e dolcezza che le aveva permesso di far nascere e crescere i suoi bambini senza aver accanto un uomo.
Cambieranno le cose? Forse e, pagina dopo pagina, vien naturale tifare per il bene dei protagonisti che l’autore sa descrivere con abilità, nei minimi dettagli, attraverso l’aspetto fisico, i gesti, le parole. Quel che colpisce di più sono la naturalezza e la semplicità dei personaggi. Fabio Genovesi ambienta la storia nel mondo di oggi ma essa da tante cose pare avulsa. Non conta tanto la tecnologia o quant’altro affascini la gente di questi tempi, ma valgono di più i sentimenti puri, essenziali, veri che, netti, scaturiscono dall’intimo dei protagonisti.
Fabio Genovesi, partendo dal cuore dei personaggi, va dritto a quello dei lettori.
Chi manda le onde
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Penso che sia un libro da cestinare e far sparire dalle librerie. Un libro vuoto, che non lascia niente. Scritto come collage di testi già scritti e frasi fatte.
Gentile sig. Roberto, spero che lei, riguardo al romanzo, si possa ricredere.
Magari la recensione da me scritta alla storia non rende pieno merito, ma le assicuro che ci sono significativi contenuti nel libro di Fabio Genovesi. Lei può anche non essere d’accordo ma, di certo, c’è altro modo di esprimere le proprie idee, in maniera, soprattutto non così forte.