Chiudi gli occhi di Raul Montanari

Andrea Livolsi è tornato, lui e la sua BMW.
Lui e i ricordi che ha con sé, ricordi che gli abitanti del suo paese erano quasi riusciti a dimenticare. E ora lui è di nuovo lì. Gran brutta scelta, decisamente.
Il cadavere di una giovane ragazza. Tutti in paese credono sia stato Livolsi, anni prima, a commettere quell’ignobile gesto. E la sua repentina partenza per il Canada vale ben come prova.
Perché ora è tornato? Nemmeno per il funerale di sua madre si era fatto vedere, eppure ora fa il suo ingresso (trionfale?) nel paese che l’ha visto nascere per poi rinnegarlo.
Forse la verità si è stancata di giacere sommersa in un angolo buio e silenzioso e vuol dire la sua?
Una verità che, oltre ad Andrea, coinvolgerà un prete a dir poco enigmatico, un giovane immigrato che sembra sapere fin troppe cose e una giovane ragazza, Dora, che non sa ancora cosa vuole dalla vita.
O forse lo sa fin troppo bene…
Raul Montanari è nato a Bergamo nel 1959. Prolifico scrittore, i suoli libri sono enormemente apprezzati anche fuori dall’Italia.
E non fatico a capire il perché. “Chiudi gli occhi” (Baldini Castoldi Dalai, 2004) libro acquistato da mia madre alla sua uscita, mi ha letteratamente rapito.
D’altra parte, raramente mia madre mi ha consigliato male, quando si trattava di libri…
Una storia semplice e ingarbugliata al tempo stesso, uno stile narrativo trascinatore ed efficace per una storia che vi entrerà sottopelle e vi condurrà a un epilogo.
Un libro da divorare o da centellinare. Anche se scommetto propenderete per la prima ipotesi.