Christiane deve morire
- Autore: Veronica Tomassini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Veronica Tomassini è siciliana, ma di origini umbre, giornalista e scrittrice, rivolge il suo sguardo e il suo talento letterario verso le periferie delle città, verso gli outsider e in particolar modo verso gli immigrati dell’Est. Ama i perdenti perché neanche lei ha vinto mai qualcosa, nella vita in generale, ha dichiarato alcuni anni fa in un’intervista al quotidiano La Sicilia.
Il suo primo romanzo è Sangue di cane (Laurana, 2010), seguito da Il polacco Maciej (Feltrinelli, 2012) e da Christiane deve morire (Gaffi editore, 2014).
Christiane deve morire conferma la volontà di Veronica Tomassini di dare voce agli emarginati, a coloro che non hanno futuro, non hanno speranza, ragazzi dell’Est segnati da una vita difficile, che vanno verso la loro autodistruzione. E’ la storia di una donna di trent’anni che vive a Siracusa. Dopo una vita coniugale fatta di piccole cose e reciproche attenzioni, il marito la lascia per un’altra. Senza più certezze sul futuro, si aggrappa al proprio lavoro di cronista per un quotidiano locale.
Incalzata dal direttore, personaggio alla ricerca morbosa dello scoop a ogni costo, Christiane frequenta un campo rom. Conosce così Vera, Zofia, Skender, Ruska… donne e uomini sconfitti da un mondo che ne ha svilita la dignità.
Il romanzo è raccontato in prima persona, la voce narrante, femminile, proviene da un mondo borghese conformista che giudica e odia i rom. Il rom è il diverso per eccellenza e di lui si può e si deve solo narrare la violenza, la sporcizia, la trasgressione ma mai la disperazione e l’umanità. La “signorina Varrani”, ritornata a vivere con la madre nella sua camera da ragazza single, invece, decide di dare retta ai mentecatti, agli straccioni, ai drogati, di quel campo rom e di dargli una voce, di ridargli una vita.
Se la scrittura incisiva e l’ambientazione siracusana sono molto simili al primo romanzo Sangue di cane di cui Christiane deve morire è la naturale continuazione, in questo suo ultimo romanzo la Tomassini crea un’eroina che si trascina un passato “pesante” di amici tossici, di amori persi, di Alfredo, Cetty, e Filippu ‘u pazzu che ritrova più emarginati e oppressi che mai proprio in quel campo rom alla periferia di Siracusa.
Veronica Tomassini racconta la storia in piani narrativi diversi ma intersecanti ci sono i rom, i tossici della periferia, i compagni della valle, il suo passato fatto di ricordi e il suo presente di giornalista. Leggendo Christiane deve morire ci ritorna in mente Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane Vera Felscherinow, storia di vita di un’adolescente tedesca tossicodipendente, romanzo che a detta dell’autrice è stata una pietra miliare nella sua scelta di diventare scrittrice.
L’autrice in maniera rivoluzionaria porta il lettore verso un mondo crudele, raccontando un’umanità sommersa ma che esiste e vive dietro l’angolo e noi non possiamo esserne indifferenti o sentirne pietà perché quei derelitti, mentecatti, straccioni, alcolizzati e drogati sono i nostri fratelli e Veronica Tomassini ne interpreta perfettamente gli animi.
Christiane deve morire
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