Cioccolato amaro
- Autore: Lesley Lokko
A ben tre anni di distanza dal secondo, ecco il terzo romanzo di Lesley Lokko, che a quanto pare ha attraversato varie versioni e diverse stesure prima di giungere alla sua forma definitiva. I fan della Lokko erano in trepidante attesa e certamente questo terzo libro non li ha delusi, essendo un altro ottimo esempio di quello che la scrittrice sa fare meglio: storie di donne allo stesso tempo fragili e forti, perdenti e vincenti, che attraversano diverse vicissitudini e diversi Paesi lontani fra di loro, mettendo sempre in primo piano i sentimenti, e non solo quelli che riguardano il rapporto a due.
E’ la storia di tre donne e dei loro errori, errori non causati da cupidigia, bramosia o da qualche brutta piega del carattere, ma da paura, incertezza del futuro, bisogno estremo, povertà, o da un’infanzia mai realmente vissuta. Donne che si fanno del male e che ne fanno a chi sta loro accanto, ma che sanno prendersi le proprie responsabilità e rialzarsi ogni volta.
Come nei precedenti, una delle tre è la protagonista del romanzo, quella le cui vicissitudini seguiamo più da vicino. Si chiama Laure, vive ad Haiti con la nonna in un’illusione di antica ricchezza e nobiltà, in un mondo freddo e statico dal quale cerca di evadere intrecciando una storia con un militare. Tutto il carattere passionale di Laure, solo apparentemente saggia e razionale, esplode in questo suo anelito di vita, in questo suo affermare se stessa lontano dalle convenzioni e da quello che ci si aspetta da lei.
Rimasta incinta, viene cacciata dalla nonna e raggiunge la madre a Chicago. Ma niente è come credeva: la madre è una donna di facili costumi che vive nel lassismo e nel caos. Laure cerca di aiutarla, ma quando sua madre la persuade a vendere il bambino che porta in grembo solo per poterle poi rubare i soldi che ne ricava, Laure disgustata e col cuore spezzato l’abbandona per sempre.
Pur lavorando onestamente come cameriera, Laure per bisogno di soldi in più inizia a fare la modella, e da lì a qualcosa di più osé il passo è breve... Troppo tardi, Laure scappa da quel mondo corrotto nel quale stava entrando: il marchio che le è stato applicato le rimarrà per sempre addosso, ripresentandosi proprio quando la sua vita sentimentale sembrerà aver preso una piega felice ed inaspettata.
Il grande rimpianto di Laure è aver dovuto lasciare ad Haiti Améline, la cameriera che per lei era come una sorella. Améline, timida, dolce ma decisa, dopo la partenza di Laure trova un altro impiego presso un hotel di alto livello, ma il colpo di stato contro Baby Doc la costringe alla fuga. Per farla espatriare, Iain, un suo cliente inglese di qualche anno più vecchio di lei, la dichiara come sua moglie. Una volta usciti dal Paese Iain, che per Améline prova un misto di affetto e pena, le chiede di sposarlo. Améline, un po’ per gratitudine e un po’ perché non vede alternative davanti a sè, accetta. Ma mentre Iain si affeziona sempre di più a quella sua moglie giovane che lo affascina con il suo brio e con le sue premure, Améline non prova per lui gli stessi sentimenti, ma, anzi, si accorge di provarli per qualcun altro e questo cambierà il destino di tutti e tre.
A Los Angeles vive Melanie, la figlia del cantante rock, dai genitori pluridivorziati e pluririsposati. Viziata e prepotente in apparenza, Melanie in realtà non ha mai avuto una famiglia degna di questo nome e questo la rende estremamente gelosa e possessiva nei confronti di qualsiasi affetto riesca a crearsi. Il colpo di grazia le viene inflitto dal tradimento della sua migliore amica, che le ruba l’uomo. Quando in seguito si unisce ad un medico missionario, per legarlo a sè e nel contempo indurlo a rimanere in patria finge di essere incinta. Da questo nasce un matrimonio forzato e viziato, per il quale Melanie è costretta ad andare a vivere in Ghana con marito e figli. Melanie mal sopporta la vita di quel Paese e le continue assenze del marito. Quando in Ghana arriva Laure, in viaggio di lavoro, Melanie l’accoglie con entusiasmo e si aggrappa a lei come ad un ancora di salvataggio. Ma ancora una volta sbaglia di grosso...
Il finale non risponde a molte domande che potremmo fare sul destino delle protagoniste, lasciandoci piuttosto in un momento in cui non tutto è veramente risolto, ma forse serve proprio per darci un’idea di quanto niente, nella vita, sia definitivo e tutto possa ancora cambiare in un attimo e per sempre. Soprattutto però quello che il libro sembra volerci trasmettere è che, alla fine, non sono i nostri errori a non venirci perdonati, piuttosto la mancanza di sincerità e di fiducia verso chi ci ama. Laure sbaglia per bisogno di soldi, Améline sbaglia per disperazione, Melanie sbaglia per un conflitto infantile mai risolto. Ma il loro più grande errore è il silenzio ed è quello che incide le ferite più profonde in chi sta loro accanto.
Come tutti i libri di Lesley Lokko, non è un libro impegnato e probabilmente non diventerà mai un classico. Ma ancora una volta vi farà sognare senza darvi l’impressione di stare leggendo aria fritta. E questo è già un grande merito.
Cioccolato amaro
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