Col fiato sul collo. Quando l’amore diventa persecuzione
- Autore: Maria Luisa Eguez
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Edizioni Paoline
- Anno di pubblicazione: 2014
Una storia vera: vita da incubo di una donna distrutta dal suo uomo sbagliato
E si devono anche sentir dire che qualche colpa l’avranno pure loro se i mariti, i compagni, i fidanzati, le picchiano. Le mogli maltrattate, le compagne, le fidanzate prevaricate non hanno giustizia dalla società. Perfino molte donne le considerano più colpevoli degli uomini che le perseguitano. È un paradosso penoso, è una verità che aggiunge dolore a dolore.
È ai Poliziotti e ai Carabinieri, non certo al confessore che la istigava ad accontentare ogni voglia del coniuge violento – altrimenti va a donnacce e se la famiglia si sfascia è colpa della moglie – che va la riconoscenza della protagonista di un libro duro, una storia difficile da accettare per chi non vuole assolvere la sua coscienza dicendo è anche colpa loro. “Col fiato sul collo” è pubblicato dalle Paoline, 116 pagine 11 euro, firmato da Maria Luisa Eguez, insegnante di lettere spezzina, attiva nel volontariato sociale.
La vittima del marito-padrone parla in prima persona, a nome di tutte le prede come lei di un partner prepotente manesco, violento fisicamente e psicologicamente, una donna che ha vissuto troppo con l’uomo sbagliato e ha subito anche dodici lunghi anni di stolkeraggio. Perchè lui non accettava la separazione, era una cosa sua, non poteva essersi ribellata. Doveva pagare questo ardire. Una protervia senza ritegno e per lei senza scampo. Quando il medico condotto l’aveva convocato per avere spiegazioni sulle lesioni che le causava, al ritorno a casa l’aveva picchiata ancora più forte, per darle una lezione, perchè aveva rivelato cose di famiglia.
Mariana, nome di fantasia, sostiene che è sempre stato un vigliacco. Grande e grosso, col collo taurino – lo chiama il Minotauro – aveva paura delle figure maschili e si misurava solo con persone più deboli. Era un codardo, scappava dagli uomini e si rifaceva sulle donne sole, la moglie, anche le prostitute.
Minotauro, quindi, ma anche il Nazista, un picchiatore scientifico, mai colpi in faccia e poi tante sevizie sul piano psicologico. E il Predatore, per le notti interminabili passate stesa accanto, cercando di non respirare per non attrarlo, a tardare ad andare a letto, nella speranza di trovarlo già addormentato. E l’Ubriaco, perché beveva, di nascosto, lo aveva fatto per tutto il fidanzamento e nei primi anni di matrimonio, prima di non avere nemmeno il pudore di nasconderlo.
Per la preda l’inferno diventa la normalità. Però, il corpo non aiuta il silenzio. Il corpo ricorda. Il pettine sfrega sul cuoio capelluto tumefatto, gli ematomi non spariscono presto, gambe, braccia, seni graffiati non smettono di far male. Meglio a lei che ai figli e che vivano inconsapevoli. E che nessuno sappia.
Era antisociale, stava attento ad allontanare presto gli amici. I parenti capivano, invece, anche se facevano finta di niente. Negavano, nascondevano. Basta che la verità rimanga in casa, che la gente non sappia, che non debbano intervenire le forze dell’ordine. E avevano paura delle sue rappresaglie.
Quattro anni di fidanzamento, dodici di matrimonio. L’orco sempre dominato dai suoi demoni, lei prigioniero di lui. Se restava muta le succhiava il respiro come un vampiro. Se reagiva diventava una belva. Eppure Mariana gli aveva voluto bene, credeva di poterlo cambiare, poi si era ostinata a salvare un amore malato ancora più dell’uomo di cui era serva.
C’erano le settimane terribili, delle feste e delle ferie. I mesi terribili: d’estate diventava smanioso. Sono arrivati gli anni terribili, gli ultimi.
Un giorno è arrivata la libertà da quell’uomo. Un giorno atteso, programmato, sostenuto dalle divise e da una rete amicale. Finalmente si era sentita pronta a dire basta. Alle 3,30 l’aveva lasciata in casa, dopo l’ennesima prepotenza. Alle 3,40 è venuta una macchina a prelevarla. Alle 3,50 era già in caserma.
Cominciavano altri dodici anni di persecuzioni, minacce, appostamenti.
La personale cronaca di una morte annunciata, di Mariana e delle donne oppresse dal proprio uomo sbagliato.
E questa è una storia vera.
Col fiato sul collo. Quando l'amore diventa persecuzione
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