Colazione da Darcy di Ali McNamara

Primo in classifica in Inghilterra, con un titolo accattivante che riecheggia la celebre colazione da Tiffany, la Newton Compton fa un altro centro con Colazione da Darcy, in cui la scrittrice Ali McNamara riesce in circa 370 pagine a mettere insieme di tutto un po’: tradizioni celtiche, isola disabitata, glamour e stilisti alla moda, cani, sentimenti, birra Guinness, delfini e salmoni, pratiche olistiche, amori, rivalità, gelosie, misteri, in un pout-pourri nel quale si stenta a trovare un filo che non sia puro e semplice intrattenimento per lettori più abituati alle fiction televisive e ai polpettoni per signore che non alla letteratura. Cosa dunque ha portato questo romanzo, peraltro ben tradotto, al successo delle classifiche, in tempi in cui i libri si vendono così poco?? L’autrice ha mescolato tutto quello che un pubblico, credo prevalentemente femminile, può apprezzare.

La protagonista, la venticinquenne Darcy, orfana, ha vissuto da ragazzina con la zia Molly su di un’isola al largo delle coste irlandesi di cui conserva un tenero ricordo. Ora, giornalista di bellezza e cura del corpo in una patinata rivista londinese, senza troppe prospettive di carriera, eredita dalla zia qualcosa di molto singolare: sarà suo un ingente patrimonio se vivrà per un anno nell’isola di Tara, con almeno quindici persone che la sostengano nell’impresa di rivitalizzare quella terra sperduta ed abbandonata. La giovane accetta la difficile sfida e abbandonati tacchi, manicure, trucco e parrucchiere alla moda, abiti griffati di cui si recita come un mantra il nome dello stilista creatore, si rifugia sull’isola fredda e inospitale con un avvocato, Niall, che le cura gli interessi economici, un rude costruttore che accetta di rimettere in piedi il villaggio, Dermot, e la sua migliore amica, una ragazza di colore stravagante e vitale, Roxy, che le farà da valida spalla. Potremo chiamare, con un po’ di coraggio, romanzo di iniziazione quello che vede la trasformazione umana, psicologica, emozionale, sentimentale di Darcy, divenuta in poco tempo una vera imprenditrice, leader della piccola comunità isolana, oggetto di ammirazione, di affetto e alla fine, ovviamente lieta, di amore.

Chi cerca il vero e puro intrattenimento, senza nessuna pretesa letteraria, legga dunque questo romanzo in treno o sotto l’ombrellone... meglio passare il tempo leggendo, comunque e dovunque si legga!!!!