Chiamato “giallo” per il colore della copertina dei libri appartenenti alla storica collana creata da Mondadori nel 1929 e contraddistinti anche da un cerchio che incornicia l’immagine, nel mezzo della copertina, il romanzo poliziesco ha sempre avuto un gran seguito nei lettori, soprattutto per la sfida stessa che ospita al suo interno: una sfida in cui lettore e scrittore sono chiamati a capire o a spiegare chi ha commesso l’omicidio attorno a cui ruota tutta la trama.
Si tratta di una sfida letteraria che fornisce al lettore tutti gli elementi utili alla risoluzione del mistero e lo obbliga, quindi, a canalizzare tutta la sua attenzione sulle pagine. Il lettore viene coinvolto nella spiegazione di un evento apparentemente inspiegabile: un delitto che ispira la storia, al quale seguono necessariamente un’indagine necessaria a presentare tutti gli elementi utili a spiegare il crimine e, infine, una soluzione che spiega i fatti avvenuti e individua il colpevole.
Nel caso del giallo il patto narrativo da stringere con il lettore è più impegnativo, dal momento che richiede grande lealtà e implica la presentazione di tutti i dettagli e gli indizi necessari a sciogliere l’enigma; la trama, inoltre, deve essere articolata con una logica ferrea che non lasci nulla al caso.
Nella trama il ruolo decisivo è svolto dall’indagine, momento centrale della narrazione, in cui si giunge alla soluzione dell’enigma in modo estremamente razionale e l’autore, che ha uno sguardo onnisciente sulla vicenda, delega la ricerca della soluzione al personaggio del detective o del poliziotto o di chiunque altro svolga le indagini.
Le regole d’oro del giallo
In poco meno di un secolo di vita, la risonanza di questo genere letterario è stata così grande che molti maestri hanno dettato esplicitamente le regole da seguire (la cui trasgressione ha comunque dato vita a grandi gialli). In questo caso sono state scelte quelle indicate da S.S. Van Dine, padre del detective Philo Vance e autore, tra l’altro, de La strana morte del signor Benson, il romanzo n. 1 dei Gialli Mondadori:
- Il lettore deve avere le stesse possibilità dell’investigatore nella risoluzione del mistero, per questo tutti gli indizi devono essere presentati con chiarezza;
- Lo scrittore non deve ingannare il lettore ma trasmettere quello che il criminale riserva all’investigatore;
- Il romanzo non deve contenere una storia d’amore troppo avvincente;
- La storia non deve essere troppo lunga e deve essere sviluppata entro le 300 pagine/cartelle;
- Il colpevole non deve essere l’investigatore o altro poliziotto implicato nelle indagini;
- Il colpevole deve essere scoperto solo tramite una stringente deduzione logica;
- La vicenda deve prevedere almeno un morto;
- L’investigatore deve essere uno solo; efficace rimane, comunque, la presenza di una spalla (come il signor Watson per Sherlock Holmes o Groucho per Dylan Dog);
- Il colpevole deve essere uno solo, anche se sono ammessi dei complici;
- Il colpevole deve diventare familiare al lettore, attraverso un ruolo primario nella trama;
- Il colpevole non deve essere un membro della servitù;
- Il delitto deve essere avvenuto per una motivazione valida e stringente;
- La morte non deve essere stata provocata da suicidio;
- Il colpevole non deve essere scoperto attraverso il ricorso a espedienti di cui la letteratura ha già abusato come: mozziconi di sigaretta, cani che abbaiano, sedute spiritiche, gemelli segreti o sosia; alibi fasulli, impronte contraffatte e bevande soporifere.
I più famosi autori di romanzi gialli
Oltre al già citato Van Dine non si possono dimenticare:
- Arthur Conan Doyle, creatore di Sherlock Holmes;
- Agatha Christie, creatrice di Hercule Poirot e Miss Marple;
- Rex Stout, padre di Nero Wolf;
- George Simenon, dalla cui penna è nato Maigret.
Tra i contemporanei possono essere citati:
- Giorgio Scerbanenco, che in Racconti Neri, ha sviluppato il prolifico filone dei racconti gialli;
- l’Umberto Eco de Il Nome della Rosa;
- Peter Hoeg con Il senso di Smilla per la Neve;
- Stieg Larsson, padre di Lisbeth Salander, protagonista della Millennium Trilogy.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Come scrivere un romanzo giallo: le regole chiave da seguire
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Buonno seguire tu chiave simonne grazzie