Comprare il sole
- Autore: Sebastiano Vassalli
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2012
“Cuore di pietra” di Sebastiano Vassalli è il libro che mi ha fatto amare ed ammirare questo scrittore, tanto che l’ho usato a lungo nella mia didattica perché mi ha offerto spunti interessanti e coinvolgenti per i giovani. Ho apprezzato, poi, “La Chimera”, consigliato per anni per una bella lezione di storia, e “La notte della cometa”, altro romanzo straordinario. Che delusione invece quest’ultimo libro, una favola moderna, la chiama l’autore, con un incipit come quelli delle favole, un c’era una volta che promette molto, ma non mantiene. Resta indubbia la penna di grande scrittore di Vassalli, ma la storia, i personaggi, l’ambientazione mi sono sembrate improbabili e certamente non all’altezza degli intriganti e fascinosi romanzi precedenti.
La protagonista, Nadia Motta, è una ragazza di appena ventiquattro anni che vive in una città di provincia con la madre Stefi. Le due non hanno né arte né parte, come si direbbe con frase idiomatica molto espressiva. Nadia studia filosofia in una città vicina, con scarso impegno e scarsi risultati, a parte l’amore clandestino con Alessandro, suo professore di liceo, “intellettuale di sinistra”. Nella sua città, invece, Nadia convive con Eros, detto da lei il Babbeo, magazziniere in un supermarket, ossessionato dal mutuo che deve pagare per una villetta che ha velleitariamente acquistato. I due sono aiutati dalla madre Stefi, femminista storica con tanto di scialli e gonne lunghe, che la figlia disprezza. Ecco allora il colpo di scena che cambierà la vita di tutti i personaggi: la vincita al Super-lotto di oltre 21 milioni di euro da parte dell’incredula Nadia, che, ormai sicura della vincita, decide improvvisamente di abbandonare madre e compagno e, rifugiatasi da Alessandro, chiede a lui appoggio per gestire la vincita miliardaria che la consegnerà ad una vita nuova, piena di soldi e di acquisti. Intervengono nuovi personaggi, un giro di professionisti scaltri e profittatori che, rigirandosi l’appalto della super vincita, causeranno un delitto, rimasto poi insoluto. Nadia resta senza soldi, senza amici e si avvia verso una fine prevedibile e drammatica… Gli altri sopravvivranno, quasi felici, senza di lei.
E’ un mondo orribile quello descritto da Vassalli, che con malcelato sarcasmo distrugge affetti, amori, rapporti umani travolti da quell’enorme vincita capace di uccidere, fisicamente e psicologicamente, tutti quelli che ne vengono coinvolti. Una metafora del nostro presente di consumisti compulsivi, maniaci del denaro in grado di soddisfare ogni desiderio, ben rappresentato dal sogno ricorrente della sciocca Nadia, travolta dal “Signore dei Soldi e dei Saldi” in un luogo orribile che è il prototipo degli Outlet, il regno dei sogni di cartongesso, dove finiscono i desideri inappagati di troppi uomini e donne del nostro tempo sciagurato.
La satira sociale che Vassalli rappresenta nella sua favola moderna ha certamente una sua forte valenza politica, la sua condanna senza appello di uno stile di vita profondamente insano che sembra averci infettato, ma non sono proprio riuscita a ritrovare la magia della letteratura, la poesia di tante pagine precedenti di questo grande scrittore.
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