Con te fino alla fine del mondo di Nicolas Barreau

“Mi guadagno da vivere con i dipinti, amo la vita, sono molto sensibile alle belle donne e vivo in perfetta armonia con il mio fedele dalmata Cézanne in uno dei quartieri più alla moda di Parigi. Non poteva andarmi meglio”.

Jean–Luc Champollion, proprietario della Galerie du Sud, “piccolo tempio dell’arte” in rue de Seine, era uno “scapolone d’oro” che abitava in rue de Canettes nel cuore di Saint – Germain des Pres insieme a un amico a quattro zampe di tre anni estremamente vivace. Jean-Luc aveva un debole per il pittore Cézanne, il geniale precursore dell’arte moderna, e il sogno proibito del gallerista era quello di possedere un autentico impareggiabile paesaggio del suo artista preferito, anche minuscolo. La vita è fatta di alti e bassi e Jean-Luc l’aveva imparato a quindici anni quando la sua prima lettera d’amore era finita in tragedia. Lucille era arrivata nella scuola di Hyères, piccola città all’estremità meridionale della Francia nella quale il nostro eroe era nato, subito prima delle vacanze estive. La bella Lucille con il suo vestitino celeste senza maniche e i lunghi capelli biondi che le incorniciavano il viso a forma di cuore era stata un’apparizione per Jean-Luc. Una marea di sentimenti albergava nell’animo dello scolaro perdutamente innamorato della ragazza più bella del mondo, nulla era come prima “men che meno io”. Il ragazzo aveva deciso di scrivere una lettera d’amore a Lucille “come non se n’erano mai viste prima”:

“metto nelle tue mani il mio cuore che arde di passione. Ti amo Lucille. Rispondimi subito, ti prego”.

Ma Lucille aveva letto con scherno la lettera redatta dal “nostro sommo poeta dei poveri” alle sue nuove amiche. Presto o tardi il cuore si spezza a tutti, e la prima volta fa un male cane...

“Giurai che non avrei mai più scritto una lettera d’amore in vita mia”.

A distanza di vent’anni da quel doloroso episodio a Jean-Luc stava per capitare una storia che aveva dell’incredibile, “una storia iniziata una mattina di alcune settimane fa, quando ho trovato nella cassetta della posta una lettera a dir poco singolare”. Una lettera d’amore contenuta in una busta color azzurro pallido, dall’aria demodé perché scritta a mano nell’era delle e–mail e degli sms, era destinata a stravolgere per sempre la vita di Champollion.

“Mon Cher Monsieur le Duc! … siete l’uomo che ho sempre cercato... non dimenticherò mai il giorno in cui vi ho visto per la prima volta... Vi starete chiedendo chi è che vi scrive. Non ve lo dirò. Non ancora... Vi sfido al più tenero dei duelli, non mi avrete con la stessa facilità delle altre”.

Firmato La Principessa. Jean-Luc era rimasto stupefatto da quella missiva che lo commuoveva e lo sconcertava allo stesso tempo, impossibile non rispondere all’indirizzo di posta elettronica che la Principessa gli aveva fornito.

“L’avventura era cominciata”.

Nicolas Barreau è un giovane autore parigino dallo stile accattivante e scorrevole che attraverso i suoi libri ama descrivere i luoghi magici della città (i giardini delle Tuileries, il Pont du Carrousel, la Piramide del Louvre risplendente nel sole) che lo ha visto nascere nel 1980.

“In quel venerdì di primavera Saint - Germain sprizzava vita... Tutta Parigi sembrava su di giri ed emanava un buon umore contagioso”.

Nel nostro paese lo scrittore si era fatto conoscere nel 2011 con il romanzo Gli ingredienti segreti dell’amore, successo editoriale che aveva da subito conquistato i cuori di tanti lettori dal quale a breve sarà tratto un film. La scrittrice e drammaturga francese George Sand, citata in questo delizioso volume diceva che “l’esprit cherche et c’est le cœur qui trouve”, Jean–Luc dapprima scettico, si lascia conquistare dalle parole d’amore di una donna che forse non conosce o forse si, perché

“mi troverai alla fine del mondo... che non sempre è in capo al mondo. Vieni fra tre giorni, il 16 giugno, vieni all’ora blu. Sarò lì”.