Con tutto il cuore che mi è rimasto
- Autore: Marina Nunziato
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
“Questa volta l’ho combinata proprio grossa e la punizione non è tardata ad arrivare. Sono chiusa in soffitta tra cose dimenticate e visitate dalla polvere e dai ragni.“
È l’incipit di Con tutto il cuore che mi è rimasto, opera prima della scrittrice abruzzese Marina Nunziato che dopo aver lavorato come assistente pediatrica, oggi si dedica esclusivamente alla scrittura.
Un romanzo magico, dalla trama particolare che cattura e coinvolge il lettore. Scritto in forma diaristica, racconta la storia della piccola Marta la cui esistenza si intreccerà con altre vite, in una narrazione di vicende familiari, ricordi, solitudini e misteri.
Marta, costretta in famiglia a subire indifferenza e maltrattamenti, ha un dono di Dio che pochi ricevono ed è una bambina dallo spirito ribelle, a volte visionaria. È consapevole di avere qualcosa che la rende unica, la stessa per cui a volte è temuta da chi le sta vicino, specialmente quando mi fermo all’improvviso e guardo nel vuoto. Non conosce la paura: è figlia di un partigiano che le ha insegnato a essere forte e a non chinare la testa di fronte al nemico. Per suo padre, Marta nutre una vera adorazione. La mamma, invece, non le dimostra né affetto, né attenzioni, ed è spesso in preda a crisi di nervi. Sposatasi appena ventenne, con un uomo che aveva il doppio dei suoi anni per sfuggire alla fame, è una donna giovane alla prese con una famiglia numerosa da portare avanti, alla quale deve provvedere nell’assenza giustificata del marito. La guerra lo ha visto prima partigiano e poi prigioniero, ma è ormai inabile emotivamente a gestire la vita e i rapporti affettivi.
“Naturalmente la mia cicogna mi ha scaricata tra quelli che, oltre alle tasche e agli stomaci vuoti, non hanno nessuna possibilità di modificare il proprio destino, neppure se forniti da madre natura di doni eccellenti.”
La piccola Marta dopo la scuola trascorre il suo tempo nella soffitta polverosa, il suo amato rifugio, tra vecchie valigie accatastate e carrozzine fuori moda, giocando con la luce che entra dalle finestre del tetto, a cercare di imprigionarla raccogliendola con le mani. Una scatola catturerà la sua attenzione e nell’aprirla troverà un vero tesoro: foto, fogli arrotolati tenuti insieme da un nastro, un quaderno con appunti scritti, schegge di vetri, una spilla e alcune pietre. I suoi occhi si poseranno su alcune lettere nascoste sul fondo della scatola magica. Sono lettere ancora sigillate nelle buste e sono state scritte da una sola mano. In punta di dita prendo la prima lettera ed è talmente delicata che il foglio quasi si apre da solo al mio tocco.
Nel leggerle si sentirà investita della storia di una donna la cui vita sembra appartenerle, dalle emozioni e dai dolori che sono narrati. Nella sua solitudine, la piccola Marta vivrà circondata dai suoi amici immaginari, fantasmi di una vita trascorsa, che lei chiamerà angeli e dei quali raccoglierà parole e lamenti. Saprà raccontare loro di sé, delle sue sofferenze, delle sue paure di bambina, in un intreccio temporale con le anime del passato.
“Per me, ogni volta, è un viaggio usuale in un mondo che agli altri è inconsueto eppure, anche io come gli altri spesso ne ho paura mentre altre volte ne resto ammaliata.”
Con tutto il cuore che mi è rimasto è un romanzo emozionante la cui storia doveva essere narrata. Traspare dalla lettura del libro il desiderio da parte dell’autrice nel volerla portare alla luce, scriverla, perché era forse custodita in fondo al suo cuore. La scrittura apparentemente semplice (è la piccola Marta che scrive di sé) rivela la complessità degli argomenti trattati. Una storia di bambine e di donne i cui affetti, a volte negati, a volte vissuti intensamente, sembrano appartenere alla nostre vite.
Con tutto il cuore che mi è rimasto
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