Contro il fanatismo
- Autore: Amos Oz
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Feltrinelli
Amos Oz è uno degli scrittori israeliani più apprezzati e conosciuti per le sue posizioni ideologiche. Da molti anni sostiene, insieme a David Grossman e Abraham Yehoshua, il riconoscimento dei due stati, della Palestina e di Israele, come soluzione alla fine del conflitto arabo israeliano. Il suo impegno civile è noto e le sue analisi politiche sono quanto mai attuali.
Feltrinelli ha ristampato il mese scorso, nell’edizione Universale, il libro Contro il fanatismo, che racchiude le tre lezioni sul fanatismo che Amos Oz tenne nel 2002 all’Università di Tubinga, in Germania. Quattro mesi prima, l’11 settembre, gli Stati Uniti avevano subìto l’attacco terroristico più drammatico della loro storia.
Nell’introdurre l’argomento, lo scrittore inizia a raccontare di sé, delle sue esperienze di vita, fin da ragazzo. Descrive alla platea, recatasi ad ascoltarlo, i motivi che lo hanno spinto a diventare uno scrittore, e tra questi uno è stato proprio il fanatismo. Era figlio unico di una modesta famiglia della classe media, di fatto una famiglia povera di Gerusalemme; il padre faceva il bibliotecario e la madre dava ogni tanto lezioni private. Il padre era in grado di leggere sedici o diciassette lingue e ne parlava perfettamente undici. La madre ne conosceva sei o sette. Fra di loro, nella vita di tutti i giorni, parlavano russo e polacco, leggevano in tedesco, francese e inglese per la cultura e sognavano in yiddish. O almeno così voleva credere il figlio. Abitavano in un minuscolo appartamento che pareva l’abitacolo di un sommergibile, zeppo di libri in diverse lingue. La sua era una famiglia di profughi, dal cuore a pezzi, che lasciarono la Russia e l’Ucraina negli anni Venti e Trenta.
I genitori, ricorda, portarono a Gerusalemme le loro passioni: i libri, le memorie, le idee, i paesaggi, la musica. Lo scrittore, tra sofferenze per il fanatismo razziale e conflitti di guerra tra palestinesi e israeliani vissuti sulla propria pelle, è stato in grado, fin da bambino, di vestire i panni degli altri e rivela di aver imparato ad alleviare la sua solitudine osservando la gente, immaginando e inventando, come ancora oggi confessa di fare.
Ma cosa fare quando si vive fianco a fianco con la sofferenza e l’ingiustizia, l’oppressione e la violenza, la demagogia e lo sciovinismo e il fondamentalismo religioso e il fanatismo? Per Amos Oz la soluzione è mettere in atto il compromesso, mediare. Ne è fermamente convinto, perché il compromesso è sinonimo di vita, il contrario è invece fanatismo, morte.
“Ritengo che l’essenza del fanatismo stia nel desiderio di costringere gli altri a cambiare. Il fanatico è più interessato a te che a se stesso. Vuole salvarti l’anima, vuole redimerti… salvarci dalla democrazia, dal pluralismo, dalla libertà di parola, dall’emancipazione delle donne.“
Si può guarire un fanatico? Il fanatismo, per Oz, è una componente onnipresente della natura umana, è dappertutto e nelle sue forme più silenziose. Il fanatismo è più antico dell’Islam, del cristianesimo, dell’ebraismo, più antico di ogni stato o governo, d’ogni sistema politico, più antico di tutte le ideologie e di tutte le confessioni del mondo. La risposta è nel trovare un antidoto. Quello che lui auspica è la forza ideologica all’interno dell’Islam moderato, l’unica che possa fermare l’estremismo islamico sia in Medio Oriente che altrove nel mondo. L’Islam moderato può infondere la speranza di una vita migliore, in modo che la disperazione dei popoli affamati e oppressi possa cedere il passo e contenere il fanatismo. Infine, un altro antidoto che non dimentica di sottolineare ad una platea di studenti è la conoscenza, la cultura. Non è sempre così, spiega, molte storie e drammi sono stati usati nel passato per instillare odio e ispirare nazionalismi. Nonostante tutto, sostiene Oz, ci sono alcune opere letterarie, ad esempio quelle di Shakespeare, Gogol, Kafka e Faulkner, che possono risultare utili contro il contagio fondamentalista.
"Ogni estremismo, ogni crociata oltranzista, ogni forma di fanatismo, in Shakespeare si conclude in una tragedia o in una commedia. Il fanatico non è mai più felice o più appagato, alla fine: o è morto o diventa una burla."
Contro il fanatismo è un libro prezioso per comprendere il fanatismo e le sue logiche estremiste. Le analisi di Amos Oz inducono ad una ragione di speranza nel poter attuare una risoluzione che ponga fine al conflitto arabo israeliano e ai radicalismi. Un’opportunità di riflessione di come si può essere intolleranti e fanatici nella propria esistenza, senza rendersi conto della mancanza di rispetto e di dignità verso gli altri.
Un racconto reale e a tratti nostalgico che ha lo scopo, parlando del popolo ebraico, di narrare la storia di tutti noi.
AMOS OZ - CONTRO IL FANATISMO
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